Il rallentamento della crescita economica in Cina porterà al Paese effetti positivi: il presidente delle Banca Centrale cinese annuncia riforme strutturali e l’uso di fonti di energia rinnovabile.
Una crescita un po’ più lenta consentirà l’attuazione di riforme strutturali nell’economia cinese che le permetteranno di diventare più stabile e che dovrebbe essere presa da tutti come una buona notizia, ha detto il presidente della banca centrale della Cina mercoledì, dopo che il paese ha annunciato il suo tasso di crescita più basso in 24 anni.
Zhou Xiaochoan, presidente della Banca popolare della Cina, ha comunicato che il parlamento discuterà riguardo al tasso di crescita in calo e individuerà un nuovo target durante la sua sessione annuale a marzo. nella sua sessione annuale a Marzo. Ha rifiutato di dare ulteriori informazioni, lasciando la parola al parlamento.
La Cina ha annunciato martedì che la crescita è rallentata, arrivando al 7,4% nel 2014 - il tasso più basso dal 1990 - con i prezzi degli immobili congelati, ma la cifra è leggermente superiore di quella aspettata dai mercati.
"Se la crescita della Cina rallenta un po’, ma economia diventa più sostenibile, sarebbe una buona notizia"
ha detto Zhou al World Economic Forum di Davos, in Svizzera.
La precedente espansione di unità per le esportazioni in Cina era ormai diventata insostenibile per il Paese ed è giusto ora che il governo si concentri sulle riforme strutturali per rendere l’economia più sostenibile, come ad esempio il cambio di rotta verso le fonti di energia rinnovabili, ha detto.
"Se il governo perseguisse un tasso di crescita troppo alto, sarebbe necessario rinviare ancora le riforme strutturali", ha detto Zhou.
"Quello di cui tutti si preoccupano di più ora è la riforma strutturale. Vorremmo sacrificare la questione del tasso di crescita più basso finché avremo le riforme strutturali da effettuare."
Le aziende cinesi e i governi locali stanno lottando contro pesanti i oneri del debito, facendo pressione su Pechino affinché adotti delle misure aggressive per evitare il peggio.
Ma Zhou ha aggiunto che la Banca Centrale della Cina dovrà mantenere invariata la sua politica monetaria perché non c’è nessun grave problema nel settore immobiliare a livello nazionale, nonostante il calo dei prezzi in alcune città.
I mercati cinesi sono nervosi a causa della caduta del petrolio e delle materie prime, ma Zhou ha esortato gli investitori del mercato azionario a concentrarsi sull’analisi fondamentale delle società al fine di evitare ogni possibile bolla dei prezzi.
Il prezzo più basso di petrolio e gas dovrebbero dare slancio alla crescita economica della Cina e all’occupazione, grazie alla sua dipendenza dalle importazioni di carburante, ma potrebbe scoraggiare il passaggio all’uso di fonti energetiche più pulite e rinnovabili.
L’incertezza circa i prezzi del petrolio potrebbe ritardare gli investimenti nell’energia solare, eolica e in altre fonti di energia rinnovabile.
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