Coronavirus: ecco cosa mangiare e cosa no per difenderci, secondo gli esperti

Marta Tedesco

8 Maggio 2020 - 10:52

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Ci si può difendere dal coronavirus mangiando bene? Da alcuni studi emerge quanto nutrirsi in modo corretto renda più forte il nostro sistema immunitario. Ecco cosa consigliano gli esperti.

Coronavirus: ecco cosa mangiare e cosa no per difenderci, secondo gli esperti

Non esistono cibi che combattono il coronavirus in modo diretto, ma l’assunzione di certi alimenti che rafforzano le difese immunitarie può aiutare a contrastare l’infezione virale.

Da numerosi studi scientifici è emersa la relazione tra l’efficacia di risposta del sistema immunitario, lo stato di salute del nostro intestino e ciò che mangiamo. Una ricerca cinese ha inoltre fatto luce su un aspetto molto interessante su cibo e coronavirus, ossia il legame tra intestino e polmoni.

Ecco i consigli degli esperti per rendere più forte il nostro organismo, in parte anche indebolito dalla quarantena, e affrontare al meglio questa Fase 2.

Coronavirus: cibi da evitare

Giovanni Spera, endocrinologo e ordinario di Medicina Interna presso La Sapienza di Roma, spiega il rapporto tra efficacia del sistema immunitario e salute dell’organismo. In particolare Spera parla del cosiddetto “microbiota intestinale”, ovvero l’“insieme di miliardi di batteri, virus e miceti che colonizzano la mucosa intestinale di ogni individuo” condizionandone la funzione digestiva e metabolica.

Per migliorare lo stato di salute del microbiota è necessario non abusare di tutti quei cibi che possono infiammare l’organismo, come l’eccesso di carboidrati e zuccheri semplici, in grado spesso di provocare la cosiddetta “disbiosi intestinale”.

Mangiando sano ottimizziamo la funzione del microbiota intestinale e di conseguenza l’efficacia difensiva del sistema immunitario nei confronti di tutti gli agenti patogeni esterni. Anche nei confronti del coronavirus? “Perché no?” risponde il medico.

Anche Chiara Manzi, nutrizionista e docente all’Università di Milano Bicocca e di Ferrara, afferma che per ottenere una buona microflora intestinale dobbiamo mangiare “bene”. Evitare quindi un’alimentazione ricca di zuccheri e grassi che distruggono la microflora protettiva. “Il giusto nutrimento per la microflora sono le fibre solubili di frutta, verdura e cereali, alimenti ricchi di polifenoli, Omega 3 e altri antiossidanti” dichiara la dottoressa.

Il consiglio di Franco Berrino, epidemiologo e direttore del Dipartimento di medicina preventiva e predittiva dell’Istituto tumori di Milano, è quello di consumare cibi integrali ed evitare quelli raffinati. Quindi via libera a pane e riso integrale, o anche zuppe di orzo o farro decorticato, miglio e grano saraceno, proprio perché ricchi di fibre.

La relazione tra polmoni e intestino: lo studio

Uno studio realizzato dallo Shangai Institute of Digestive Disease si concentra proprio sul rapporto tra salute del microbiota e la polmonite da coronavirus. Questa ricerca, condotta sulla popolazione contagiata di Wuhan, mette in luce la relazione che esiste tra intestino e tessuto polmonare.

Al contrario di ciò che è avvenuto con altri virus, come SARS e MERS, alcuni positivi alla COVID-19 hanno infatti riscontrato anche problemi gastrointestinali. Da qui lo studio ipotizza che per prevenire la comparsa dei sintomi o agire in maniera più efficace contro il virus sia essenziale creare uno stato di “eubiosi intestinale”, cioè raggiungere un buon equilibrio della flora batterica dell’intestino.

Dalla ricerca infatti emerge che nei pazienti con disbiosi l’infezione da COVID-19 si sviluppava in forme più gravi. Se il microbiota appariva in salute invece produceva delle proteine anti-virali, gli interferoni, che portavano all’immunità e alla sopravvivenza del contagiato. Lo studio sottolinea dunque che nel nostro organismo si possono trovare sostanze antivirali capaci di “calmare” i sintomi.

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