La Chinese Football Association, dopo le ultime spese pazze di calciomercato varerà nuove misure volte a ridurre il numero di stranieri e a tagliare le cifre folli di stipendi e trasferimenti.
La Chinese Football Association per rispondere alle ultime spese pazze fatte dai club cinesi ha annunciato una serie di misure volte a mettere un freno alla spesa “irrazionale” sui trasferimenti e ai mega-stipendi offerti ai calciatori stranieri.
L’obiettivo dei nuovi provvedimenti che la federcalcio cinese si appresta ad adottare dalla prossima stagione calcistica (marzo 2017), è quello di valorizzare i giovani dei vivai calcistici e di implementare l’azione a sostegno “della riforma del calcio cinese e dello sviluppo del programma in generale”.
Negli ultimi tempi hanno fatto particolarmente discutere, in Cina così come nel resto del mondo, le cifre esorbitanti sborsate dai club di calcio cinesi per assicurarsi le prestazioni sportive di calciatori provenienti dal calcio europeo e sudamericano.
Questo ha sollevato all’interno dei confini cinesi il timore che l’acquisto di stelle del calcio provenienti da fuori confine potesse danneggiare i giovani calciatori locali e le loro opportunità di crescita.
Per questo il governo cinese, che si è posto l’obiettivo di vincere l’edizione della Coppa del Mondo del 2050, ha deciso di intervenire e di fare pressione sulla federcalcio cinese affinché questa adottasse particolari misure restrittive, volte a mettere un freno all’ultima “folle” tendenza di (calcio)mercato.
L’obiettivo, oltre a ridimensionare le cifre esorbitanti spese dalle società, sarà quindi quello di portare i club cinesi ad investire e puntare sulle giovani promesse dei vivai.
Di seguito vediamo quali sono le principali misure adottate dalla federcalcio cinese per mettere un freno alle ultime spese folli fatte dai club di Super League cinese.
Calcio cinese: cosa prevedono le misure di fair-play finanziario
Tra i principali provvedimenti che la federcalcio cinese si appresta a varare da qui all’inizio della stagione calcistica 2017 vi è in particolare la riduzione del numero di calciatori stranieri che ogni squadra potrà tesserare. Questi provvedimenti, oltre a cercare di valorizzare i giovani talenti cinesi, produrranno indirettamente effetti sul mercato in entrata.
Attraverso un comunicato stampa la Chinese Football Association ha annunciato che i provvedimenti sono una risposta ai “recenti investimenti irrazionali fatti dai club, le relative commissioni sui trasferimenti e gli alti stipendi pagati ad atleti nazionali ed internazionali”.
Di seguito vediamo i tre provvedimenti adottati dalla Chinese Football Association per mettere un freno alle spese pazze fatte dai club di Super League:
- eliminazione della distinzione tra stranieri e asiatici non cinesi. Fino alla scorsa stagione ogni club poteva schierare 3 stranieri più un giocatore della confederazione asiatica extra-Cina. A partire dalla prossima ogni club potrà schierare solo 3 stranieri senza distinzioni;
- Per le partite di campionato ogni club dovrà obbligatoriamente convocare almeno due calcinatori cinesi under23, uno dei quali dovrà far parte della formazione iniziale;
- Le formazioni dovranno quindi essere composte da almeno 7 calciatori cinesi, non più di 3 stranieri e da almeno un titolare under 23.
Attualmente non è previsto un vero e proprio fair play finanziario, ma le nuove disposizioni sono un chiaro messaggio rivolto ai club di Super League affinché questi tornino a valorizzare i propri giovani.
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Calcio cinese: le ultime follie di mercato
Stando alle ultime stime i club cinesi tra acquisti, commissioni sui trasferimenti e salari, avrebbero speso solo nel 2016 una cifra intorno ai 495,6 miliardi di dollari, rispetto ai 108,4 del 2015.
Ogni giorno, da qualche mese a questa parte, si rincorrono le notizie di ipotetiche super-offerte da parte di club cinesi per calciatori militanti nei principali campionati europei e sudamericani.
L’ultimo colpo di mercato è stato messo a segno dal Greenland Shenhua di Shanghai che si è assicurato l’acquisto dell’argentino Carlos Tevez, pagando al suo club di appartenenza circa 11 milioni di dollari, e coprendolo con un contratto faraonico da 36 milioni a stagione. L’acquisto di Tevez è solo l’ultimo di una serie di folli colpi di mercato.
In precedenza erano sbarcati nel calcio cinese anche Oscar (dal Chelsea al Shanghai Sipg per una cifra vicina ai 60 milioni di euro); Hulk (dallo Zenit San Pietroburgo allo Shanghai Sipg per 55 milioni più 20 di ingaggio), Alex Teixeira (dallo Shakhtar Donetsk allo JS Suning per 50 milioni).
La lista però è ancora lunga dato che lo scorso anno sono approdati su suolo cinese anche Jackson Martinez (dall’Atletico Madrid al Gz Evergrande per 42 milioni) e Graziano Pellè (dal Southampton al Sd Luneng per circa 12 milioni più 19 milioni di ingaggio). Vedremo se le misure adottate dalla Chinese Football Association riusciranno a sgonfiare la gigantesca bolla del calcio d’oriente.
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