Chi sono i “parenti stretti”?

Isabella Policarpio

12/11/2020

12/11/2020 - 17:03

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Chi sono i “parenti stretti” con cui potremo passare il Natale? Dopo i “congiunti”, un’altra definizione che è meglio chiarire.

Chi sono i “parenti stretti”?

Cosa si intende per “parenti stretti” e quali familiari potremo invitare al cenone della Vigilia e a Natale? Il Governo - ancora una volta - rende delle dichiarazioni poco chiare, come era avvenuto qualche mese fa con il termine congiunti, che ha reso necessari diversi chiarimenti. Stavolta sembrerebbe più semplice: per “parenti stretti” si devono intendere quelli di primo grado, quindi il nucleo con il vincolo di parentela più forte, ovvero genitori, figli ma anche fratelli e sorelle.

Sandra Zampa, sottosegretario al Ministero della Salute, ha dichiarato che non sarà un Natale solitario, salvo il peggioramento della curva epidemiologica.

Chi sono i “parenti stretti”

Nel gergo comune siamo abituati ad utilizzare il termine “parenti stretti” per indicare la cerchia di familiari che frequentiamo di più e con cui il vincolo di parentela è più forte. Ma chi sono i parenti stretti dal punto di vista giuridico? Se lo chiedono in molti, soprattutto dopo le dichiarazioni di Sandra Zampa in vista delle festività natalizie.

I parenti stretti con cui potremo passare il Natale sono soltanto:

  • fratelli e sorelle;
  • genitori;
  • figli.

Stando alle recenti dichiarazioni, sono esclusi dal novero dei parenti stretti i cugini (a prescindere dal grado), gli zii, i nipoti e i nonni.
Lo scopo di tanto rigore è limitare gli assembramenti ed evitare che il cenone e lo scambio di regoli sotto l’albero si trasformi in una occasione di contagio.
Ricordiamo che è buona norma indossare la mascherina in casa se si ricevono persone non conviventi (specie se anziane o con malattie pregresse), mantenere il metro di distanza ed evitare baci e abbracci.

I parenti stretti non sono i congiunti

I “parenti stretti” non hanno nulla a che vedere con i congiunti, definizione utilizzata dal Governo per indicare parenti fino al sesto grado, coniugi, affini fino al quarto grado, partner conviventi e persone legate da uno stabile legame affettivo.
Appare evidente che la definizione di congiunti è molto più ampia rispetto a quella di “parenti stretti”, scelta del Governo per diminuire le possibilità di contagio in vista delle feste natalizie, visto che sarebbe molto difficile - se non impossibile - mantenere la distanza di sicurezza di almeno un metro e indossare la mascherina in casa.

Stando alle disposizioni nell’ultimo DPCM, organizzare feste private, cene tra amici o con la famiglia allargata è fortemente sconsigliato nelle regioni della zona gialla e arancione, mentre è vietato in modo assoluto nella zona rossa.

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