Che fine ha fatto l’oro cinese? Ecco quante riserve ha la Cina e dove sono nascoste

Claire Giangravè

21/07/2015

Dopo la pubblicazione della PBOC delle riserve di d’oro cinesi iniziano le speculazioni su quanto oro la Cina ha accumulato realmente e dove lo abbia nascosto.

Che fine ha fatto l’oro cinese? Ecco quante riserve ha la Cina e dove sono nascoste

Il 17 luglio del 2015 la Cina, per la prima volta in 6 anni, ha rilasciato un documento che attesta la quantità di riserve d’oro della Banca Popolare cinese (PBOC).
La PBOC ha dichiarato che dal 2009 le riserve d’oro sono aumentate di 604 tonnellate, da1,054 tonnellate a 1,658.

Ciò che risulta curioso di questo documento è che la PBOC ha dichiarato che tale aumento è avvenuto in un solo mese.

Ma questa non è la sola cosa che sta facendo grattare la testa agli azionari e finanzieri mondiali. Le stime fatte sulle riserve d’oro cinesi erano molto più alte rispetto ai dati riportati dal PBOC.

Quanto oro ha accumulato realmente la Cina?
La Cina sta covando oro da molto tempo ormai con dei picchi di domanda altissima già a partire dal 2009.

La Cina ad oggi è la nazione che estrae la maggior quantità d’oro al mondo ma le sue esportazioni d’oro sono bassissime. Secondo il grafico la Cina avrebbe estratto 2,000 tonnellate d’oro dal 2009.

Nel 2015 il segretario generale della Associazione dell’Oro Cinese, Zhang Bignan, ha detto durante ad un forum a Londra che le riserve minerarie d’oro cinesi superano le 9,800 tonnellate.

Anche se la Cina non esporta l’oro, lo importa. Dal 2010 ad oggi l’importazione cinese d’oro tramite Hong Kong hanno superato le 3,300 tonnellate.

A questo va aggiunto che tramite il Shanghai Gold Exchange (SGE) ammontano dal 2009 a più di 9,000 tonnellate.

Perché la Cina conserva tutto questo oro?
L’indice dello Shanghai Composite è crollato più del 7% negli ultimi mesi e malgrado la pesante interferenza della Politburo il mercato ha fatto fatica a rialzarsi.

Fu Xuejun, della Huarong Securities Co., ha detto che si tratta di un “disastro azionario”:

“Il governo (cinese) deve salvare il mercato, non con parole vuote, ma con del vero oro e argento”.

Forse il governo ha prestato ascolto. Infatti, la rivelazione di un aumento delle riserve d’oro aiuterebbe a migliorare la fiducia nel mercato che da qui a poco è venuta a mancare.

Secondo alcuni, un’altra motivazione per cui la Cina avrebbe voluto dichiarare i suoi possedimenti d’oro adesso è per il suo interesse ad entrare a far parte del paniere di valute SDR (Diritti Speciali di Prelievo) del FMI.

Tuttavia, avere grandi riserve d’oro non è un requisito necessario essere ammessi al SDR, infatti la Gran Bretagna ne possiede solo 310 tonnellate.

Esiste un’ultima opzione, ovvero che la Cina stia mettendo da parte riserve d’oro sufficienti per trasformare la AIIB (la Banca Asiatica di Investimento per le Infrastrutture), lanciata il mese scorso con altri 57 paesi , in una reale alternativa al FMI.

Perché non dichiarare le riserve d’oro reali?
Man mano che il potere economico mondiale si sposta dall’Occidente all’Oriente, la Cina deve stare attenta a non destabilizzare i mercati mondiali.

David Marsh, del fondo monetario OMFIF, dice:

“La Cina rischierebbe di destabilizzare il mercato dell’oro globale se rivelasse un reale possedimento d’oro di 2,000 o 3,000 tonnellate”.

Una mossa del genere potrebbe creare tensioni con gli Stati Uniti, i maggiori possessori d’oro nel mondo (forse) e i principale partner economici della Cina.

Inoltre, se l’interesse della Cina è quello di ammassare ancora più oro ha una maggiore opportunità di farlo a basso prezzo se gli altri paesi non sanno che lo sta facendo.

Ma se l’oro non è nella PBOC, dove si trova?
Queste quantità d’oro non si possono di certo nascondere sotto al materasso. Ecco alcuni possibili posti dove si può ‘nascondere’ questo oro:

Il popolo cinese. Sicuramente il popolo cinese detiene una buona quantità d’oro. Quando i prezzi dell’oro sono crollati in Cina è partita la caccia all’oro delle “Da Ma” ovvero delle casalinghe cinesi. Prendi tua madre durante i saldi, moltiplicala per 500 milioni e avrai un’idea di quanto oro hanno comprato le donne cinesi. Secondo le stime circa 6,000 tonnellate.

Le banche statali cinesi. Forse l’oro si trova nelle altre banche cinesi come la Banca Cinese per l’Agricoltura, la Banca della Cina, la Banca Cinese per le Costruzioni, la Banca Cinese per lo Sviluppo, e le Banche Cinesi per l’Industria e il Commercio che hanno tutte sede, come la PBOC, a Pechino.

Il Fondo Sovrano cinese. A Pechino si trova anche la CIC (China Investment Corporation) uno dei fondi sovrani in Cina che si occupa dello scambio con l’estero. Alcune delle riserve d’oro potrebbe essere dunque proprio tra gli asset del CIC, che superano il valore di 700 milioni di dollari.

Se la Cina ha davvero nascosto le sue riserve nel CIC e nelle altre banche a Pechino, allora sarebbe facile per la PBOC riempire i propri forzieri all’occorrenza - anche in meno di un mese e con una sola entrata.

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