Bonus certificate: cosa sono e come funzionano?

Ufficio Studi Money.it

28/05/2019

04/06/2019 - 11:20

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Guida completa al funzionamento dei Bonus Certificate, strumenti d’investimento di breve/medio periodo appartenenti alla categoria ACEPI dei certificati a capitale condizionatamente protetto

Bonus certificate: cosa sono e come funzionano?

I Bonus Certificate sono una tipologia di certificati appartenenti alla categoria ACEPI degli Investment Certificate a capitale condizionatamente protetto.

Si rivolgono primariamente a investitori con prospettive rialziste, laterali o moderatamente ribassiste sull’attività finanziaria sottostante che vogliono ottenere un rendimento positivo (il Bonus) anche in caso di moderato ribasso di quest’ultima.

Quotati sia sul mercato SeDeX di Borsa Italiana che sul segmento Cert-X di EuroTLX e negoziabili nei giorni di Borsa aperta secondo gli orari di ciascun mercato menzionato, la liquidità dei Bonus Certificate è garantita dalla costante presenza del market maker, tipicamente il trading desk dell’emittente.

Bonus certificate: cosa sono e come funzionano

I certificati di tipo Bonus sono strumenti finanziari derivati in quanto il loro prezzo di mercato è legato a quello dell’attività finanziaria sottostante, sia essa un indice azionario, un’azione, una valuta o una materia prima.

La peculiarità di questo tipo di strumento consiste nella possibilità di riconoscere all’investitore a scadenza un rendimento tramite il pagamento di un premio aggiuntivo, il Bonus, anche nel caso di un moderato ribasso dell’attività sottostante.

Per questa tipologia di Certificate, solitamente, la protezione del capitale a scadenza è condizionata al fatto che l’attività sottostante non raggiunga un determinato prezzo, denominato livello barriera, fissato dall’emittente prima del collocamento.

Nel caso in cui l’attività finanziaria sottostante scivoli sotto il livello barriera durante la vita del certificate (barriera di stile americano) o alla sua data di rilevazione finale (barriera di stile europeo), lo strumento perde la protezione sul capitale investito e di fatto diventa un certificato di tipo benchmark. A livello pratico quindi la discesa del sottostante sotto la barriera attiva la partecipazione del certificate al ribasso dell’attività finanziaria sottostante, con potenziale perdita di tutto il capitale investito.

Bonus certificate: gli scenari a scadenza

A scadenza sono due i possibili scenari di pay-off contemplati dalla struttura dei Bonus Certificate cui l’investitore che detiene lo strumento può incorrere:

Scenario n°1: se l’attività finanziaria sottostante quota sopra la barriera l’investitore riceve il maggiore tra:

  • valore del capitale investito maggiorato della performance del sottostante alla data di valutazione finale
  • il bonus, che rappresenta una percentuale maggiore al 100% del prezzo di emissione

Scenario n°2: se l’attività finanziaria sottostante quota sotto al livello barriera, l’investitore riceverà un importo di liquidazione corrispondente all’andamento del sottostante.

Bonus Certificate: a chi sono rivolti

Per il momento emessi in Italia da Banca Akros, Banca IMI, Deutsche Bank, Mediobanca, Société Générale e Unicredit, i Bonus Certificate sono rivolti a quegli investitori che hanno una propensione al rischio elevata e una visione di breve-medio periodo rialzista o moderatamente stabile sull’attività finanziaria sottostante.

Sul mercato italiano esistono diverse varianti appartenenti alla tipologia Bonus, come ad esempio i Bonus Plus Certificate, Bonus Cap Certificate, Top Bonus Certificate, solo per citare le più diffuse.

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