Perché la Casellati non sarà Presidente del Consiglio

Alessandro Cipolla

18 Aprile 2018 - 11:53

La Casellati ha ricevuto dal Presidente Mattarella un mandato esplorativo: per lei le porte di Palazzo Chigi sembrano essere comunque sbarrate.

Perché la Casellati non sarà Presidente del Consiglio

Alla fine Sergio Mattarella ha fatto la sua scelta: alle ore 11 il Presidente della Repubblica ha affidato a Maria Elisabetta Alberti Casellati, Presidente del Senato e seconda carica dello Stato, un mandato esplorativo dopo il flop dei due giri di consultazioni.

La Casellati quindi a breve inizierà un proprio tour di incontri con i vari leader politici, ma in teoria potrebbe lei stessa trovare l’appoggio dei partiti per una sua candidatura a Palazzo Chigi, proponendosi poi per avere un incarico pieno.

Una possibilità questa che però sembrerebbe essere destinata a rimanere soltanto teorica: la forzista è stata eletta alla guida del Senato con i voti dei 5 Stelle che non la vorrebbero mai come premier, difficile poi anche un appoggio da parte dell’ala più moderata del PD.

Mandato esplorativo alla Casellati

Come era nelle previsioni il Colle ha deciso di intraprendere la strada del mandato esplorativo incaricando Maria Elisabetta Alberti Casellati. Il primo passo della Presidente del Senato sarà poi quello di stilare un calendario dei suoi incontri.

Massimo due giorni quindi di colloqui più informali di quelli che si sono svolti nei giorni scorsi allo Studio alla Vetrata, dove la seconda carica dello Stato andrà a tastare i polsi ai partiti per vedere se ci possono essere le condizioni per la nascita di una maggioranza parlamentare.

Terminate queste consultazioni, la Casellati venerdì 20 aprile si recherà al Quirinale dove informerà il Presidente Mattarella sull’esito di questi incontri. Ascoltata questa sorta di relazione, il Colle poi prenderà una decisione che dovrebbe mettere in moto in maniera concreta la formazione del prossimo governo.

Poche chance di governo

Voci parlano anche di possibilità per la Presidente del Senato di riuscire lei stessa a ottenere un pre-incarico o un incarico pieno di governo. La Casellati infatti per essere eletta alla guida di Palazzo Madama ha ottenuto un’ampia maggioranza, frutto dell’accordo tra Centrodestra e Movimento 5 Stelle che ha portato poi Roberto Fico a essere il nuovo Presidente della Camera.

Essendo una berlusconiana di ferro difficile però che la Casellati possa ottenere l’appoggio dei 5 Stelle per la nascita di un suo governo. Al tempo stesso, sembrerebbe in salita anche la strada di un possibile sostegno della parte renziana del Partito Democratico.

A questo punto al Centrodestra non rimarrebbe che una carta: trovare quei cosiddetti “responsabili”, pescando sia nel Movimento che nel PD, che possano cambiare casacca garantendo così alla coalizione i numeri per avere una maggioranza parlamentare.

Ipotesi anche questa comunque ardua visto che servirebbero in totale almeno una settantina di parlamentari. In queste consultazioni comunque il Colle ha affidato alla Casellati una mission ben precisa.

Il presidente della Repubblica ha affidato a Elisabetta Alberti Casellati il compito di verificare l’esistenza di una maggioranza parlamentare tra il centrodestra e il Movimento 5 Stelle.

Se non dovesse emergere nessuna importante novità, certificata l’impossibilità politica di dar vita a un esecutivo politico sarà quindi Mattarella a prendere in mano le redini del gioco, indicando un nome per la guida di un governo istituzionale.

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