Blitz di CasaPound durante la conferenza stampa dove Virginia Raggi stava presentando il progetto della funivia Casalotti-Battistini, con la sindaca che ha dovuto lasciare l’Aula.
Blitz di CasaPound durante la conferenza stampa dove Virginia Raggi stava presentando il progetto della funivia Casalotti-Battistini, con la sindaca che ha dovuto lasciare l’Aula consiliare del XIII Municipio.
Sono stati momenti di grande tensione quelli vissuti durante la conferenza stampa per la presentazione dello studio di fattibilità della funivia Casalotti-Battistini, con alcuni militanti di CasaPound che hanno creato scompiglio costringendo la sindaca Virginia Raggi ad abbandonare l’Aula.
La protesta di CasaPound è scattata contro quella che per loro è un’opera non prioritaria e per chiedere alla sindaca una risposta al problema abitativo a Roma. Soltanto quando è stata ristabilita la normalità, la Raggi è tornata davanti ai microfoni e ha ripreso la conferenza stampa.
Dopo l’accaduto, unanime e bipartisan è arrivata la solidarietà alla sindaca Virginia Raggi da parte di tutto il mondo politico, anche se sia il Partito Democratico sia Forza Italia non hanno risparmiato qualche stoccata verso il progetto della funivia.
CasaPound contro Virginia Raggi
Si è dimostrata essere più concitata e rovente del previsto la conferenza stampa, indetta presso l’Aula consiliare del XIII Municipio in via Aurelia, sulla presentazione del piano di fattibilità della funivia Casalotti-Battistini.
Prima dell’inizio alcuni militanti di CasaPound avevano preso posto all’interno dell’Aula, per poi scattare in piedi verso Virginia Raggi, tentando anche di esporre uno striscione, al momento dell’arrivo della sindaca di Roma.
Ne sono seguiti attimi concitati con le forze dell’ordine e alcuni grillini che si sono contrapposti agli esponenti di CasaPound, con Virginia Raggi che ha preferito abbandonare l’Aula per farne ritorno soltanto quando, una volta usciti i militanti di destra, la situazione era tornata di nuovo nella normalità.
La Raggi così ha potuto iniziare la sua conferenza stampa, dove è stato presentato l’ambizioso progetto della funivia che andrebbe a collegare, nella parte Ovest della città, la zona di Casalotti a via Battistini.
Un’opera questa dal costo stimato di circa 90 milioni, considerata strategica e importante dalla giunta pentastellata in quanto potrebbe rimediare all’atavico problema del traffico, sempre molto congestionato e problematico in quella zona della città.
Per le opposizioni e per CasaPound invece si tratterebbe di un’opera inutile e che, nel caso dovesse ricevere il via libera, distoglierebbe importanti risorse verso altre problematiche ritenute più urgenti che affliggono Roma.
Blitz di CasaPound, la solidarietà alla Raggi
Appena la notizia delle modalità della veemente contestazione messa in atto da CasaPound nei confronti di Virginia Raggi è stata resa nota, in maniera immediata è arrivata la solidarietà verso la sindaca da parte di tutto il mondo politico.
Il primo a prendere posizione è stato il Presidente dell’Assemblea Capitolina Marcello Di Vito, che con un post su Twitter ha parlato di un attacco squadrista quello subito dalla sua compagna di Movimento.
Inaccettabile quando il confronto politico diventa violenza e attacco squadrista. Al fianco di @virginiaraggi senza paura. #ForzaVirginia
— Marcello De Vito (@marcello_devito) 16 maggio 2017
A fargli eco sono arrivati subito altri cinguettii da parte sia di tutto il Movimento 5 Stelle sia da Alessandro Di Battista, che ha sottolineato come l’accaduto sia sintomo di come a Roma qualcuno sia infastidito dal lavoro fatto finora dai grillini.
Quanto successo a @virginiaraggi è inaccettabile, ma anche segno che qualcuno è infastidito dal nostro lavoro. Non molliamo. #ForzaVirginia
— AlessandroDiBattista (@ale_dibattista) 16 maggio 2017
Vicinanza a Virginia Raggi è arrivata anche dal deputato del Partito Democratico Emanuele Fiano, anche se i dem capitolini hanno ribadito la loro forte contrarietà al progetto della funivia in quanto “Roma non è Cervinia”.
Solidarietà a @virginiaraggi aggredita oggi a una conferenza stampa da esponenti di #casapound
— Emanuele Fiano (@emanuelefiano) 16 maggio 2017
Più tardi poi è arrivata anche una nota a firma di CasaPound, dove l’accaduto è stato spiegato come un tentativo da parte dei militanti di chiedere alla sindaca per quale motivo ancora non ci fosse un assessore alla Casa nel Comune di Roma.
Al tentativo del coordinatore romano di Casapound Davide Di Stefano di chiedere alla sindaca come mai ancora non ci fosse un assessore alla Casa nonostante l’emergenza abitativa che vive la Capitale la Raggi, invece di rispondere, ha deciso di lasciare l’Aula. A quel punto è scattata la contestazione dei militanti di Cpi presenti, circa una cinquantina, che hanno scandito "Vergogna e "Dimissioni", riuscendo anche a srotolare uno striscione tricolore con su scritto "Alcuni italiani non si arrendono”.
Solidarietà e giustificazioni a parte, rimane teso il clima politico nella capitale dove a quasi un anno dalla vittoria elettorale al ballottaggio, la giunta Raggi ancora non è riuscita a dare una forte impronta di cambiamento, impresa comunque oggettivamente non facile visto le tante problematiche presenti a Roma.
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