Canone RAI in bolletta Enel: ecco cosa cambia con le nuove regole antievasione

Simone Casavecchia

1 Dicembre 2014 - 14:51

Stretta all’evasione anche per i contribuenti RAI che saranno tenuti al pagamento del canone con metodi più stringenti: il tributo, infatti, comparirà nella bolletta della luce.

Canone RAI in bolletta Enel: ecco cosa cambia con le nuove regole antievasione

Tra le recenti misure inserite nel ddl stabilità, di prossima discussione al Senato, compaiono anche nuove regole per il pagamento del Canone RAI. Tempi duri per evasori più o meno consapevoli che si vedranno recapitare il tributo insieme alla bolletta della luce, trovando sbarrate molte del vecchie vie di fuga per il pagamento di quella che molti italiani non sono mai riusciti a percepire come una tassa vera e propria.

Canone RAI 2015: le maggiori novità
L’intenzione dell’esecutivo è chiara ed è stata esplicitata recentemente dal sottosegretario alle Comunicazioni, Antonello Giacomelli che ha dichiarato:

"Pagheremo meno, ma pagheremo tutti (..) il principio ispiratore è quello dell’equità e della lotta all’evasione fiscale”.

E se non ci dovessero essere sostanziali modifiche al ddl stabilità, le novità potrebbero arrivare già dal 2015, con l’aggancio del canone RAI alla bolletta della luce e una rimodulazione degli importi che dovrebbero variare in base al reddito.
L’importo del canone dovrebbe essere ridotto a una cifra oscillante tra i 35 e gli 80 euro, con una media che si aggirerebbe intorno ai 60 euro, e dovrebbe essere pagato anche dai possessori di uno smartphone, di un tablet o di un pc. L’importo da pagare effettivamente dovrebbe variare in base al reddito delle famiglie e per il suo calcolo sarà utilizzato il nuovo Isee 2015, l’indicatore che misurerà, con regole in vigore sempre dal 1 Gennaio 2015, la ricchezza dei nuclei familiari italiani.
Lo scopo di questa norma è di ridurre la tassazione ma, al contempo, di costringere tutti i contribuenti al pagamento di un tributo che, è bene ricordarlo, dipende dalla detenzione di un apparecchio televisivo e non dall’uso che se ne fa. La norma in fase di approvazione, tuttavia, supera in parte, anche questo principio, dal momento che il pagamento del tributo si estenderà anche a coloro che hanno beni immobili, anche se sfitti.
L’importo da pagare dovrebbe essere inserito nella bolletta Enel, anche se si stanno studiando le possibili modalità per inserirlo anche nella bolletta emessa da altri gestori di energia elettrica. Per non pagare occorrerà dimostrare di non possedere una tv o qualsiasi dispositivo con cui sintonizzarsi sui programmi del servizio pubblico.
In un suo intervento, il sottosegretario all’Economia Enrico Morando ha spiegato anche le possibili destinazioni dei ricavi - presumibilmente superiori al passato considerato l’allargamento del bacino dei contribuenti - che saranno ottenuti dal nuovo tributo:

“Le risorse aggiuntive ricavate servirebbero a finanziare le emittenti locali. Le tv locali sono in una situazione tale per cui hanno dovuto mettere in cassa integrazione una parte enorme dei dipendenti, sono in una situazione di disagio drammatico”.

Altre modifiche collegate
Sempre nel comparto della comunicazione la legge di stabilità 2015 mette in campo un taglio dell’IVA sugli ebook che passa dal 22% al 4%: in tal modo i libri elettronici vengono equiparati, almeno sul versante fiscale, a quelli cartacei, grazie a un emendamento bipartisan sostenuto da tutti i gruppi politici. In base alla relazione tecnica che accompagna la proposta di modifica, è stato preventivata una perdita di gettito di 7,2 milioni di euro su un fatturato stimato per il 2015 a 40 milioni di euro.

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