Il cambio euro-dollaro vola con il crollo del dollaro USA e della nuvola di ottimismo costruita nelle ultime settimane dalla Fed: i Non Farm Payrolls hanno ribaltato lo scenario.
Il cambio euro-dollaro era atteso ad una chiusura di settimana con il botto, vista la riunione della BCE in programma lo scorso giovedì e i Non Farm Payrolls di venerdì.
Aggiornamento: Il rally del cambio euro-dollaro continuerà?
Le aspettative non hanno deluso e, dopo le parole inefficaci di Mario Draghi, sono stati proprio i dati USA a smuovere in maniera decisa l’andamento del cambio, salito da 1,114 a 1,136 nel giro di un pomeriggio.
I Non Farm Payrolls hanno deluso tutti, i dati di maggio sono stati abbondantemente sotto le previsioni e sotto i numeri, incoraggianti, del mese precedente, con il mercato che ha reagito come era lecito attendersi.
L’ottimismo professato dalla Fed sulla crescita dell’economia USA e sul conseguente rialzo dei tassi tra giugno e luglio era visto da alcuni analisti come eccessivo. Il mercato, nonostante gli scetticismi, aveva creduto alle intenzioni dei membri del FOMC portando ad un rally il dollaro USA e scontando in anticipo il rafforzamento della valuta a stelle e strisce.
Ma i dati di ieri hanno frenato gli entusiasmi, ridimensionato le ambizioni della Fed e di un rialzo nei prossimi due mesi e soprattutto rispedito al ribasso l’indice spot del dollaro, sceso di quasi due punti percentuali a 93,8.
La reazione nel Forex è stato un deciso recupero di tutte le valute sul dollaro americano, con euro-dollaro che ha vissuto il ruolo di vero protagonista, ribaltando lo scenario che da settimane si andava profilando.
Vediamo ora cosa attenderci dalla prossima settimana, con l’andamento di euro-dollaro che dovrà dimostrare se e quanto concretamente sono state ribaltate le prospettive di ribasso, in attesa di nuovi segnali da parte della Fed.
Cambio euro-dollaro spicca il volo: reggerà l’alta quota?
Il cambio euro-dollaro ha ritracciato nel solo pomeriggio di venerdì il ribasso che aveva portato avanti in tutta la seconda metà di maggio.
La Fed si è esposta in maniera fin troppo ottimista sul rialzo dei tassi tra giugno e luglio, il mercato le ha dato fiducia, e questa è la naturale conseguenza di una delusione.
Il rialzo non ci sarà: questo è il pensiero che ora permane nelle menti della maggior parte degli investitori, pronti a ripristinare la situazione che ha preceduto l’ultimo periodo di rally del dollaro USA.
La prossima settimana, tuttavia, darà subito la possibilità alla Fed di rispondere a questi eventi, di cercare nuove parole con le quali persuadere il mercato. La Yellen è infatti attesa nella giornata di lunedì ad un discorso che, inevitabilmente, dovrà avere come oggetto gli ultimi dati sui NFP e gli eventuali cambiamenti nelle prospettive di politica monetaria per i prossimi mesi.
Lunedì si andrà quindi incontro ad una nuova giornata di alta volatilità per il cambio euro-dollaro, che nelle ultime ore di contrattazioni ha abbattuto le medie mobili a 20, 60 e 100 periodi, come osservabile grazie al seguente grafico giornaliero:
Il canale ribassista inaugurato con l’inizio di maggio è diventato in poche ore un lontano ricordo, l’ultima candela si è infatti allontanata dalle trendline evidenziate in rosso, tornando al di sopra del supporto a 1,135, in coincidenza con il 50.0 di Fibonacci.
Considerando i ritracciamenti disegnati, è possibile osservare come la giornata di giovedì aveva portato euro-dollaro a testare il 23.6, prima di tornare all’interno del canale ribassista, con venerdì che ha portato all’abbattimento dei primi tre livelli di ritracciamento.
A questo punto sarebbe lecito attendersi un test del 61.8, livello che coincide con la resistenza di medio periodo a 1,142.
Le parole della Yellen di lunedì difficilmente potranno portare il mercato a ricredersi e ad invertire nuovamente dopo il movimento deciso post-NFP, motivo per il quale il test delle prime due restistenze segnate in rosso e del 61.8 rimane credibile tra le giornate di lunedì e martedì.
L’andamento di settimana, al netto di eventuali momenti in cui euro-dollaro cercherà di rifiatare, potrebbe quindi portare il cambio a proseguire il rialzo, con il MACD che ha ancora strada da percorrere per tornare nel range dei numeri positivi.
Se le parole della Yellen risultassero poco convincenti euro-dollaro potrebbe tornare verso quota 1,15, in direzione dei massimi annuali, vista l’assenza di dati ad alto impatto nei giorni successivi.
La prossima è la settimana di transizione in attesa del meeting della Fed del 15 giugno, evento che rimane in ogni caso molto atteso dal mercato, e sarà importante capire la fiducia residua che il mercato riserverà alla banca centrale americana.
Un evenutale ritracciamento dell’ultimo rialzo, se la Yellen dovesse riuscire a riprendere in mano la situazione, avrebbe davanti a sé importanti supporti, come la media mobile a 60 periodi, il livello di 1,132 e il 38.2 di Fibonacci, tutti ottimi livelli per puntare ad un buy, nel caso fossero raggiunti.
Vediamo ora come la prossima settimana accompagnerà le sorti di euro-dollaro e quali market mover potrebbero favorire o rallentare la prospettiva di rialzo.
Cambio euro-dollaro: i market mover della settimana
Il cambio euro-dollaro parte subito forte con il discorso della Yellen previsto per lunedì per poi continuare con altri, pochi, market mover nel corso della settimana.
Tenendo sempre a portata di mano il nostro calendario economico, vediamo nel dettaglio cosa ci attende:
- lunedì 6 giugno - discorso della presidente della Fed Yellen, previsto per le 18:30;
- martedì 7 giugno - PIL trimestrale Eurozona, previsto costante, e produttività non agricola trimestrale USA, data in leggero rialzo;
- mercoledì 8 giugno - scorte di petrolio greggio USA;
- giovedì 9 giugno - richieste iniziali di sussidi di disoccupazione USA;
- venerdì 10 giugno - indici sul sentiment dei consumatori del Michigan, previsti in leggero ribasso.
La settimana non offrirà quindi grandi market driver dopo il discorso della Yellen di lunedì.
Se le parole della presidente della Fed non dovessero ribaltare nuovamente la situazione, come detto, sarà quindi lecito attendersi una prosecuzione del rialzo di euro-dollaro, verso e oltre l’1,15.
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