Cambio Euro/Dollaro sotto pressione tra Minute FOMC, Yellen e Draghi

Federica Agostini

10/10/2013

Frena il cambio Euro/Dollaro tra le incertezze sul tapering e la nomina di Janet Yellen alla guida della Federal Reserve.

Cambio Euro/Dollaro sotto pressione tra Minute FOMC, Yellen e Draghi

Continua la ripresa del dollaro statunitense supportato dalla nomina di Janet Yellen come futura Chair(wo)man della Fed, allo scadere del mandato di Ben Bernanke il prossimo anno. Sebbene manchi ancora l’approvazione da parte del Senato (si tratta più che altro di una formalità), i mercati brindano alla nomina di Yellen che ha sostenuto Bernanke in tutti e tre i round di Quantitative Easing.

In tutto questo non dimentichiamo che le minute FOMC indicano la volontà di molti membri FOMC di voler ridurre il QE prima della fine dell’anno, così il cambio Euro/Dollaro si trova leggermente sotto pressione in area 1.3530.

Cambio Euro/Dollaro: il punto della situazione

Durante la sessione Asiatica il cambio Euro/Dollaro si è portato leggermente al ribasso passando dalla zona 1.3530 a 1.3490 arrivando a toccare un minimo di 1.3488.

All’avvio della sessione Europea, invece, il cambio ha ripreso a salire tornando a 1.3530, la resistenza che in questi momenti è in fase di test.

Sentiment e market mover

Durante la mattinata i market mover dall’Eurozona sono stati pochi e piuttosto modesti: l’Italia ha registrato una contrazione dello 0.3% nella produzione industriale e anche la Francia ha segnato un incremento dello 0.2%, inferiore alle attese per uno 0.7%.

Duplice l’appuntamento con la BCE, prima con il discorso di Mario Draghi che ha difeso l’Euro ("irreversibile") tornando a puntare i riflettori sull’unione bancaria. Buone nuove dal bollettino mensile BCE, infine, dal quale emergono le aspettative positive su un ritorno alla crescita per la zona Euro.

Nel pomeriggio è atteso un nuovo appuntamento con Mario Draghi che prenderà parola al Economic Club di New York, ma la partita del sentiment si gioca tutta negli Stati Uniti in questo momento per il cambio Euro/Dollaro.

A direzionare l’atteggiamento dei trader c’è infatti la questione shutdown e possibile (ma non troppo) default USA. La deadline sarà il 17 ottobre ed è certo che più la data si avvicinerà, maggiore sarà il livello di tensione sui mercati valutari.

Per ora la nomina di Janet Yellen alla Federal Reserve frena l’ascesa dell’Euro/Dollaro e le minute dell’ultimo meeting FOMC lasciano trapelare la possibilità che entro la fine dell’anno la Fed decida di avviare il tapering del Quantitative Easing.

Tapering: il parere in un Tweet

Accesso completo a tutti gli articoli di Money.it

A partire da
€ 9.90 al mese

Abbonati ora

Iscriviti a Money.it