Nella calma prima della tempesta che caratterizza la mattina di oggi, il cambio Euro/Dollaro continua a mantenersi in area 1.31. Mentre la moneta unica cerca di ricomporsi dopo i colpi inferti ieri da Mario Draghi, oggi gli occhi sono tutti puntati sul Dollaro e la pubblicazione dei Non-Farm Payrolls: evento chiave non soltanto per l’andamento dei mercati valutari, ma anche decisivo per le decisioni della Federal Reserve sul tapering del Quantitative Easing.
La pubblicazione dei Non-Farm Payrolls spingerà il cambio Euro/Dollaro a sfondare al ribasso la linea 1.31?
La situazione sul cambio Euro/Dollaro
Durante la sessione Asiatica, il cross è rimasto stabile al di sopra della zona 1.31, con un massimo raggiunto a 1.3139. Nella mattinata Europea il trading è rimasto praticamente invariato anche se in questo momento assistiamo ad un progressivo avvicinamento della linea 1.31.
Al momento della scrittura gli scambi avvengono a 1.3107. La linea 1.31 è sempre più vicina, assisteremo ad un tentativo di rottura? Il range attuale degli scambi si individua tra la resistenza a 1.3175 ed il supporto a 1.31, sino ad oggi molto resistente, ma che in caso di esito positivo dei NFP potrebbe essere sottoposta a forti pressioni ribassiste.
Sentiment sul cambio Euro/Dollaro
A determinare il sentiment degli investitori sul cambio Euro/Dollaro, individuiamo tre grandi temi:
- Tapering della Federal Reserve: come sottolineato in una nota dagli analisti Credit Agricole, la pubblicazione di oggi è particolarmente centrale per le decisioni che prenderà la Fed il prossimo 18 settembre. Il dato di ADP ci indica un buon lasciapassare, lasciando intravedere un trend positivo nella creazione di posti negli Stati Uniti.
Si aggiunga inoltre, che l’ISM non-manifatturiero ha riportato la lettura più alta dal 2005, con un aumento della componente occupazionale di 57.7 punti. A meno che il dato di oggi sui NFP non riporti una lettura deludente inferiore ai 100K, i Non-Farm Payrolls cementificheranno la possibilità del tapering del QE, impattando significativamente sul corso dei cambi del mercato Forex.
- Pallida ripresa per l’Eurozona: l’entusiasmo di Mario Draghi per la crescita dell’Eurozona è stato decisamente poco, visto che la BCE ha anche abbassato le stime per il 2014. C’è la possibilità di un futuro taglio ai tassi di interesse e in generale l’incontro di ieri ha influito sulla forza dell’Euro, ora debole su un’ampia gamma di cambi.
- Tensioni sulla questione in Siria al G20: la questione siriana continua a dominare le testate giornalistiche di tutto il mondo, specie perché al G20 di San Pietroburgo è apparsa evidente la spaccatura tra USA e Russia, nonché tra gli stessi membri dell’Unione Europea. Potrebbe sembrare che l’intervento militare in Siria sia ormai soltanto questione di tempo, ma la situazione rimane ancora particolarmente intricata a livello geopolitico internazionale e, per questo, sappiamo già con anticipo che la prossima settimana potrebbe essere un momento di svolta su questo fronte.
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