Venerdì tranquillo sul mercato dell’Euro/Dollaro. Il cambio continua a navigare intorno alla zona 1.36 anche se è in atto una piccola correzione ribassista che ha spinto il cambio ad un minimo di 1.359.
Ieri l’indice PMI dei servizi USA ha riportato una lettura inferiore alle attese, con un dato al minimo di 3 mesi, mentre oggi il calendario economico è particolarmente light visto che quelli che sarebbero stati gli highlights di oggi, NFP e tasso di disoccupazione USA, sono stati sospesi a causa dello shutdown del governo federale. Per quanto riguarda l’Eurozona, invece, l’unico dato in pubblicazione (PPI della Germania, -0.1% inferiore all’atteso 0.1%) non ha sortito particolari risposte visto che in questo momento il cambio Euro/Dollaro è direzionato da fattori esterni ai fondamentali economici.
Il cambio Euro/Dollaro oggi
Durante la sessione Asiatica i movimenti sul cambio sono stati piuttosto ridotti e tutti concentrati attorno alla zona 1.3625. Dopo la chiusura (1.3630), il cambio ha continuato all’avvio della sessione Europea, ma in queste ore assistiamo ad un leggero ribasso che ha spinto il cambio ad un minimo di 1.3590 anche se si prevede un’altrettanto quieta sessione USA.
- Il grafico a 15 minuti
La BCE interverrà sull’eccessivo apprezzamento dell’Euro?
Risponde Commerzbank:
Quei partecipanti del mercato che stanno aspettando un intervento della BCE per frenare l’apprezzamento dell’Euro dovrebbero prendere nota di una cosa: la BCE non è intervenuta quando il cambio Euro/Dollaro era a 1.60. Non lo farà nemmeno a 1.35. Vediamo la BCE giocare il ruolo dovish, ma solo a parole.
La questione chiave per il cambio Euro/Dollaro e la price action futura è lo shutdown USA: se la chiusura tenderà a protrarsi, allora saranno inevitabili gli sviluppi negativi per tutti gli asset più rischiosi e per il dollaro (USD). Questo perché se lo shutdown dovesse durare settimane, anziché giorni, ci sarà la certezza del fatto che la Federal Reserve non inizierà a chiudere il proprio rubinetto: niente tapering, neanche a dicembre.
E allora, prosegue la nota Commerzbank, come comportarsi con l’Euro?
A questo punto è ragionevole secondo noi stabilire o mantenere posizioni long sull’Euro (EUR), specie contro valute ad alto deficit
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