L’elevata volatilità e i timori per la guerra di valute smuovono il sentiment sul cambio Euro/Dollaro. La valuta europea continua a viaggiare al rialzo, riguadagnando circa l’1% questa settimana. Dagli Stati Uniti, buone nuove dal bilancio federale e per oggi c’è attesa sul dato delle vendite al dettaglio. Tuttavia, l’Eurozona continua ad essere il cuore dei drivers del sentiment per il cambio EUR/USD che in queste ore è scambiato nel range tra 1.3360 e 1.34 ed è in fase di test sulla linea 1.3480.
Euro/Dollaro: sentiment mosso
Sul cambio Euro/Dollaro, ma più in generale sui mercati durante la giornata di oggi il sentiment è mosso, confuso dalle dichiarazioni sulla guerra di valute. Ma c’è grande attesa, che porta l’Euro al centro della scena in attesa dell’importantissimo incontro del G20 di questa settimana.
- Draghi positivo a Madrid:
In visita in Spagna, il presidente della BCE ha usato parole pacate, sostenendo che la "Spagna è sulla via giusta [per la ripresa]". Si è dimostrato ottimista nei confronti del settore bancario respingendo tuttavia l’idea di stabilire una politica del tasso di cambio per impedire l’impennata troppo rapida dell’Euro e ripetendo sostanzialmente la posizione della BCE disposta al "controllo" della situazione.
- G20 di Mosca
Il G20 è un po’ il driver di tutte le valute questa settimana. L’appuntamento di Mosca avrà al primo posto in agenda la discussione dell’attuale situazione sui tassi di cambio. Come molti sanno, sul forex c’è un periodo di elevata volatilità, in particolare riguardo allo Yen che viaggia al ribasso e l’Euro che invece vola alto.
C’è crescente preoccupazione riguardo alla possibilità di una guerra di valute, visto che sempre più paesi fanno affidamento sull’intervento della banca centrale per far partire l’economia. L’Institute of International Finance, chiede al G20 che vengano prese misure per evitare "possibili disaccordi sui tassi di cambio".
Così come è accaduto per il G7, anche i messaggi che giungeranno dal G20 saranno particolarmente "confusi" visto che, ritengono gli analisti, è praticamente impossibile giungere ad una conclusione quando c’è da accordare l’interesse di tante economie così diverse.
- Confusione dal G7
Dal G7, il comunicato stampa che avrebbe dovuto assicurare i mercati, ha avuto l’effetto diametralmente opposto. Il messaggio, inizialmente passato come "la guerra di valute non esiste" è stato successivamente smentito. Inevitabile, dunque, l’alta volatilità che caratterizza il mercato a seguito della generale confusione che c’è attorno alla possibilità di una guerra di valute.
- Progetto Unione Europea
Altra incognita riguarda il Bilancio UE, approvata la bozza proposta all’ultimo summit, ora il progetto dovrà passare per le mani del Parlamento Europeo, ma il Presidente Martin Schulz ha già fatto sapere che il bilancio non potrà essere approvato nell’attuale formato. Quindi, anche su questo fronte assisteremo ad ulteriori sviluppi.
- Tasso di cambio dell’Euro
Infine, c’è la situazione del tasso di cambio dell’Euro che se da una parte suscita l’urgenza di Hollande perché si stabilisca una politica sul cambio della moneta unica, dall’altra la Banca Centrale Europea assicura che il tasso è nella media storica (lo leggeremo domani nel bollettino mensile), ma sarà tenuto sotto controllo per impedire che ulteriori apprezzamenti minaccino la stabilità dei prezzi.
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