Cambiamenti climatici, per gli economisti della JP Morgan ci saranno effetti catastrofici

Mario D’Angelo

22/02/2020

31/08/2021 - 10:48

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Persino la JP Morgan, uno dei maggiori finanziatori dei combustibili fossili, adesso afferma che i cambiamenti climatici avranno forti impatti sui mercati e sulla vita delle persone

Cambiamenti climatici, per gli economisti della JP Morgan ci saranno effetti catastrofici

La vita umana “come la conosciamo” è minacciata. A fare questa affermazione, stavolta, non è Greta Thunberg, né il Wwf o un gruppo di ambientalisti, ma gli economisti di JP Morgan, che in un report hanno avvertito investitori e clienti sugli “effetti catastrofici” dei cambiamenti climatici.

JP Morgan, vita umana è minacciata

La banca, in precedenza aspramente criticata dagli ambientalisti per gli investimenti nelle fonti fossili, ha detto che il report è stato realizzato da una squadra indipendente e non ha risposto alla richiesta di commenti da parte di BBC news. JP Morgan ha già lanciato simili avvertimenti, ma stavolta il linguaggio è stato molto più forte.

Non possiamo escludere effetti catastrofici in cui la vita umana come la conosciamo sarà minacciata”, hanno detto gli economisti David Mackie e Jessica Murray.

Le emissioni di carbonio delle prossime decadi “continueranno ad avere effetti nei secoli a venire in un modo che sarà probabilmente irreversibile”, hanno detto gli economisti, aggiungendo che l’azione contro il riscaldamento globale dovrebbe essere motivata dalla forte “probabilità di questi eventi estremi”.

Secondo il report di JP Morgan, il climate change potrebbe influenzare la crescita economica, i titoli azionari, la salute e l’aspettativa di vita delle persone. Fra i vari effetti, vengono citati inoltre il detrimento della qualità dell’acqua, carestie, grandi migrazioni, incertezza politica, conflitti, perdita della biodiversità ed estinzioni di specie animali.

Clima, JP Morgan: “Ci vuole tassa globale sulle emissioni”

Per mitigare il riscaldamento globale, afferma la banca, le emissioni di carbonio dovrebbero essere ridotte a zero entro il 2050. Per conseguire ciò, ci vorrebbe una tassa globale sulle emissioni nocive, ma “è improbabile che ciò accada presto”. Questo perché Paesi sviluppati e in via di sviluppo, per ragioni diverse, non ritengono vantaggioso tagliare le emissioni. “È un problema globale senza una soluzione globale in vista”, afferma il report.

Eppure, secondo il Rainforest Action Network, proprio JP Morgan è la banca che, fra il 2016 e il 2018, ha maggiormente investito nei combustibili fossili. Il gruppo Extinction Rebellion ha affermato che, se persino gli stessi economisti della banca affermano che “il futuro della razza umana è in pericolo”, JP Morgan dovrebbe cambiare direzione”.

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