Tutti pazzi per il Btp Italia a scadenza 8 anni. La cedola verrà resa nota solo il 10 aprile, ma è già corsa al calcolo. Ecco il tasso più probabile, cosa cambia, quali sono i vantaggi e gli svantaggi del nuovo titolo italiano
Mancano pochi giorni alla prima asta del Btp Italia a scadenza 8 anni e l’euforia degli investitori cresce di giorno in giorno. Il successo sembra ormai certo, nonostante non ci siano ancora certezze relative alla cedola.
Il tasso reale annuo minimo garantito per la nuova emissione verrà comunicato tra due giorni, venerdì 10 aprile, ma nell’attesa, sono già in molti a fare calcoli e previsioni.
Btp Italia 8 anni: cosa cambia?
La prima serie dell’anno del Btp Italia, il titolo di Stato indicizzato al tasso di inflazione nazionale, verrà collocata sul mercato attraverso la piattaforma elettronica Mot gestita da Borsa Italiana. L’asta avverrà in due fasi:
- 13/15 aprile (con possibile chiusura anticipata al 14) per i risparmiatori individuali:
- 16 aprile mattina per gli investitori istituzionali.
Il Mef sottolinea che:
Come nell’ultima emissione, per gli investitori istituzionali il collocamento potrebbe prevedere un riparto, nel caso in cui il totale degli ordini ricevuti risulti superiore all’offerta finale stabilita dal MEF. Al contrario, per la clientela dei piccoli risparmiatori ed altri affini non sarà applicato alcun tetto massimo, assicurando la completa soddisfazione degli ordini, come in tutte le precedenti emissioni.
A differenza dei titoli venduti nelle prcedenti emissioni, caratterizzate da titoli dal corso più breve, il nuovo Btp Italia offerto ad aprile avrà una durata di 8 anni allo scopo di rispondere:
all’esigenza emersa nell’attuale contesto di mercato da parte degli investitori di disporre di uno strumento che offra protezione verso l’inflazione domestica, con un orizzonte temporale più lungo”.
Questa la differenza principale. Per il resto, il Btp Italia continuerà a mantenere le stesse caratteristiche dei bond proposti negli ultimi 3 anni:
- cedole semestrali indicizzate al Foi (Indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati, al netto dei tabacchi),
- pagamento del recupero dell’inflazione maturata nel semestre (con il “floor” della cedola facciale in caso di deflazione),
- rimborso a scadenza,
- premio fedeltà per chi acquista all’emissione durante la fase del collocamento e conserva il titolo fino al rimborso finale.
Btp Italia: come calcolare la cedola?
come affermato in precedenza, il tasso reale annuo minimo garantito verrà reso noto venerdì 10 aprile, tre giorni prima dell’inizio dell’asta.
Per capire a quanto verrà fissata la cedola però, si possono fare alcuni calcoli.
I movimenti delle cedole dal 2012 all’ultima emissione sono stati i seguenti:
- 2,45% (scadenza 26/3/2016),
- 3,55% (scadenza 11/6/2016),
- 2,55% (scadenza 22/10/2016),
- 2,25% (scadenza 22/4/2017),
- 2,15% (scadenza 12/11/2017),
- 1,65% (scadenza 23/4/2020).
- 1,25% (scadenza 27/10/2020).
Ad oggi il tasso medio effettivo è compreso tra lo 0,30% lo 0,63%. Tenendo in considerazione che sulla seconda scadenza 2020, il Btp Italia presenta una cedola dello 0,51% a fronte di uno 0,65% della media degli equivalenti Btp a cedola fissa, e che questi ultimi sulla scadenza del 2023 assicurano l’1,06%, l’ipotesi più plausibile per questo Btp Italia a scadenza 8 anni potrebbe essere uno 0,83%.
Arrotondando il calcolo, la forchetta dovrebbe dunque essere compresa tra 0,80% e 0,85%.
Secondo alcuni analisti però, la suddetta forchetta dovrebbe essere ampliata, scendendo addirittura allo 0,70%, mentre altri parlano dello 0,75%.
Riassumendo le varie tesi: la cedola potrebbe assestarsi tra 0,75% e 0,85%
Btp Italia 8 anni: vantaggi e svantaggi
Nel momento in cui si decide di acquistare il Btp Italia a scadenza 8 anni offerto nella prossima asta, il risparmiatore deve tener conto del profondo cambiamento insito nella nuova offerta. Il titolo passa infatti dalla media scadenza alla medio - lunga scadenza.
Nell’arco di 8 anni l’inflazione italiana potrebbe subire delle forti evoluzioni, sebbene non dovrebbero verificarsi stress elevati. Il bond avrà dunque una caratteristica fortemente difensiva nei portafogli. Chi ha comprato fino ad oggi il Btp Italia, l’ha fatto più per la cedola minima che per la possibilità di assicurarsi un paracadute contro l’aumento dell’inflazione.
L’allungamento della scadenza potrebbe creare una situazione di concorrenza con i Btpi anche se bisogna sottolineare che i parametri inflattivi siano differenti, dato che questi ultimi sono indicizzati all’inflazione europea.
A questo punto la speranza è che il Tesoro non stabilisca una cedola facciale lorda troppo bassa, altrimenti salgono le possibilità che il titolo diventi una sorta di "boomerang".
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