Brutte notizie da Moody’s: l’agenzia di rating stima un futuro fosco per il Pil italiano e le economie emergenti.
Stime sul Pil italiano riviste al ribasso
La ripresa economica non ci sarà, o comunque, sarà molto difficile, perché i rischi sono troppi, agevolati anche dalle cattive nuove che provengono dal petrolio, dal rallentamento delle economie emergenti (Brasile, Cina e India in primis), dalla recessione profonda dell’Eurozona e dalla stretta fiscale prevista negli Stati Uniti nel 2013.
Anche il Pil italiano risentirà delle conseguenze, tanto che Moody’s ha rivisto al ribasso le stime sul Pil italiano previste tra fine 2012 e inizio 2013. Se nel suo precedente outlook, Moody’s aveva previsto una contrazione dell’1% per il 2012, in parte compensata da una crescita dello 0,5% nel 2013, oggi l’outlook risulta più negativa, con una contrazione (in media) del 2% prevista per il 2012 e dello 0,5% nel 2013.
Il rapporto dell’agenzia di rating
A quanto si legge dal rapporto stilato dall’agenzia di rating, "l’incertezza politica e finanziaria in Grecia e le potenziali tensioni sul finanziamento in Spagna e in Italia hanno fatto salire il rischio di un forte dissesto economico e finanziario, con possibili riverberi a livello globale".
In Italia sarà anche allarme disoccupazione: stime riviste al ribasso sul tema, che se in precedenza figuravano un assestamento del livello tra il 9 e il 10% per 2012 e 2013, ha registrato un incremento dello 0,5% nel 2012 e dell’1% nel 2013.
Cattive previsioni anche sulle economie dei Paesi emergenti: "La volatilità dei mercati finanziari", si legge "gli sforzi di consolidamento fiscale, la debole fiducia di imprese e consumatori, livelli di disoccupazione persistentemente alti e le debolezze del mercato immobiliare continueranno a inibire la crescita nelle economie avanzate".
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