Quanto guadagna Bruno Vespa? Stipendio e patrimonio del giornalista

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10 Ottobre 2025 - 15:52

La biografia, i guadagni e lo stipendio di Bruno Vespa, il giornalista che da anni è il volto dell’informazione e dell’approfondimento di Rai Uno.

Quanto guadagna Bruno Vespa? Stipendio e patrimonio del giornalista

Quanto guadagna Bruno Vespa? Una domanda questa che tutti i telespettatori si saranno fatti almeno una volta nella loro vita, visto che parliamo di un giornalista che, ormai da anni, è un volto indiscusso di Rai Uno.

Dopo una vita passata al Tg1, dal 1996 Bruno Vespa conduce in seconda serata Porta a Porta - ribattezzata anche la terza Camera del Parlamento -, mentre dal 2023 a lui è stata affidato Cinque Minuti , altra striscia quotidiana di approfondimento questa volta in prime-time. E nella guida tv compare periodicamente anche qualche altro programma qua e là, come i documentari ad episodi sulla storia recente d’Italia.

Tra pubblicazioni, collaborazioni e la conduzione di un talk show politico storico come Porta a Porta, Bruno Vespa è diventato nel corso degli anni una delle figure più pagate in Rai, con uno stipendio che non ha mancato di sollevare diverse polemiche in passato.

Proviamo, allora, a fare i conti in tasca a Bruno Vespa, dando uno sguardo alla sua carriera e a quelli che sarebbero patrimoni e stipendi percepiti dalla TV di stato.

La biografia di Bruno Vespa

  • Nome: Bruno Paolo Vespa
  • Data di nascita: 27 maggio 1944
  • Luogo: L’aquila
  • Famiglia: sposato con la magistrata Augusta Iannini, la coppia ha due figli Federico e Alessandro
  • Lavoro: giornalista, conduttore e scrittore
  • Curiosità: è un tifoso della Juventus

Quanto guadagna Bruno Vespa: lo stipendio in Rai

Sono diverse le cifre che ruotano intorno al possibile stipendio Rai di Bruno Vespa e parte di questo lo vede superare il tetto massimo solitamente predisposto per i giornalisti delle reti nazionali, pari a 240 mila euro annui.

Ma Vespa, nonostante sia giornalista, rientra nella categoria dei presentatori e intrattenitori. E lo stipendio, in questo caso, è molto più elevato. Aggiungiamoci che Vespa, data la carriera, necessita di un «tocco diverso» tra contratti e cachet e il profilo è presto fatto. Non è un caso che la sua fedeltà a mamma Rai abbia superato il mezzo secolo da un pezzo.

E ciò è realtà nonostante nel corso del tempo non siano mancate offerte da parte di altre reti – celebre quella di Silvio Berlusconi, che nel 2021 e nel 2022 gli propose un passaggio a Mediaset con la promessa di raddoppiare il compenso. Come ha raccontato lui stesso, la decisione non è stata dettata solo da motivi economici, ma anche da un legame professionale e personale con la televisione pubblica che dura addirittura dal 1962.

E quindi, quanto guadagna Bruno Vespa oggi? Un’indiscrezione recente l’ha lanciata il Fatto Quotidiano.

Secondo quanto riportato, il contratto attuale di Vespa con la Rai ammonterebbe a circa 3,3 milioni di euro per il biennio, ovvero 1 milione e 650 mila euro l’anno, comprendendo la conduzione di Porta a Porta e Cinque Minuti. A questo si aggiungerebbero i documentari storici da lui ideati e realizzati per Rai1, prodotti “fuori contratto” e retribuiti separatamente, come compensazione per una riduzione subita nel 2017, quando il suo compenso annuale era stato tagliato del 37%.

Le stime sui guadagni complessivi, considerando anche le altre attività, restano impressionanti. Alcune fonti parlano di un introito annuo che può facilmente superare i 2 milioni se si includono i proventi delle sue numerose pubblicazioni editoriali, le collaborazioni giornalistiche e le ospitate televisive.

Parallelamente alla carriera televisiva, Vespa ha avviato anche un’attività imprenditoriale di successo. Nel 2015 ha acquistato la Masseria Li Reni, a Manduria, in Puglia: un ex convento benedettino trasformato in una struttura di charme con quattordici suite e una produzione vinicola di qualità, distribuita anche sul mercato nazionale.

Mettendo insieme i guadagni televisivi, quelli derivanti dai libri – pubblicati regolarmente con Mondadori e spesso tra i più venduti della saggistica italiana – e le attività imprenditoriali, è facile immaginare che Bruno Vespa abbia costruito nel tempo un patrimonio personale di grande rilievo, frutto di una carriera lunga, ininterrotta e sempre al centro della scena televisiva italiana.

Bruno Vespa: carriera e pubblicazioni

Bruno Vespa, classe 1944, esordisce in Rai giovanissimo: nel 1962, appena maggiorenne, entra in Radio Rai come cronista radiofonico e si laurea alcuni anni dopo in Giurisprudenza presso l’Università di Roma La Sapienza scrivendo una tesi sul diritto di cronaca.

Per Vespa è solo il primo passo verso una lunga e remunerativa carriera che lo porterà a intervistare una serie di personaggi entrati a far parte della Storia del nostro Paese: sarà lui a dare in diretta a Rai 1 la notizia del ritrovamento del cadavere di Aldo Moro, nel 1978, fino al commento in diretta ai funerali di Enrico Berlinguer nel 1984.

Da sempre testimone dei più grandi cambiamenti e movimenti politici avvenuti in Italia, Bruno Vespa (dopo aver condotto diversi format di stampo giornalistico come Tam Tam e Ping Pong ed essere stato direttore del TG1 dal 1990 al 1993) inaugurerà il talk show politico che più di tutti lo ha reso famoso al grande pubblico italiano: Porta a Porta.

Il talk show politico, solitamente in onda in seconda serata, va in onda per la prima volta nel 1996 ed è da sempre una delle finestre più importanti per i principali esponenti della politica italiana (soliti intervenire in confronti, dibattiti e vere e proprie interviste e faccia e faccia).

Il programma è usualmente sfruttato anche per speciali di cronaca, famosi sono infatti i plastici realizzati per il programma e commentati da Vespa, e di analisi dei più importanti avvenimenti italiani.

Dal 2023 il giornalista ha raddoppiato i suoi programmi su Rai Uno, conducendo anche la striscia quotidiana in prime-time Cinque Minuti, confermandosi così nonostante gli 80 anni compiuti a maggio l’autentico protagonista dell’approfondimento sulla rete ammiraglia del servizio pubblico.

Dal 1993 pubblica inoltre ogni anno libri e saggi principalmente con Mondadori, rendendolo una delle penne più attive all’interno del giornalismo italiano.

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