Dopo le rilevazioni di De Bortoli su un dialogo con Unicredit, esplode di nuovo il caso Boschi-Banca Etruria. Il M5S scatenato chiede le dimissioni, lei smentisce e annuncia querele.
Maria Elena Boschi e i suoi rapporti con Banca Etruria tornano a essere al centro delle polemiche. A riaccendere la miccia sono le rivelazioni di Ferruccio De Bortoli, che nel suo ultimo libro parla di una richiesta che l’ex ministro avrebbe fatto ad Unicredit per acquistare la banca di Arezzo.
Parole queste che hanno scatenato forti reazioni politiche, visto che Maria Elena Boschi ha sempre dichiarato non essersi mai interessata delle vicende di Banca Etruria, dove per alcune vicende legate al crac è indagato il papà Pier Luigi all’epoca vice presidente.
Scatenato il Movimento 5 Stelle che ha invocato le dimissioni della Boschi, così come la Lega Nord, minacciando una nuova mozione di sfiducia se non dovesse arrivare il passo indietro. Critico anche il Movimento Democratici e Progressisti.
Secca invece è la smentita da parte della Boschi, che ha ribadito la propria estraneità alla vicenda annunciando anche querele. Dal versante Unicredit invece ancora non è arrivato nessun comunicato ufficiale.
Boschi-Banca Etruria: l’accusa di De Bortoli
Non sembrerebbe esserci pace per Maria Elena Boschi. Dopo un periodo lontano dai riflettori, l’attuale sottosegretaria alla Presidenza era tornata ad esporsi anche pubblicamente dopo la vittoria di Matteo Renzi alle primarie.
Le anticipazioni riguardanti “Poteri forti (o quasi)”, l’ultimo libro scritto da Ferruccio De Bortoli, tornano invece a far divampare la polemica attorno al possibile conflitto di interessi della Boschi nelle vicende riguardanti la Banca Etruria.
L’allora ministra delle Riforme, nel 2015, non ebbe problemi a rivolgersi direttamente all’amministratore delegato di Unicredit. Maria Elena Boschi chiese quindi a Federico Ghizzoni di valutare una possibile acquisizione di Banca Etruria. La domanda era inusuale da parte di un membro del governo all’amministratore delegato di una banca quotata. Ghizzoni, comunque, incaricò un suo collaboratore di fare le opportune valutazioni patrimoniali, poi decise di lasciar perdere.
Secondo De Bortoli quindi, quando era ancora ministro la Boschi avrebbe chiesto personalmente a Unicredit nella persona di Federico Ghizzoni di valutare un possibile acquisto di Banca Etruria.
Una vicenda che, se mai venisse confermata, smentirebbe la tesi difensiva portata avanti dalla Boschi, che ha sempre negato ogni suo coinvolgimento nelle vicende riguardanti la banca dove il padre era vice presidente.
Anche questa volta quindi è arrivata una nuova secca smentita da parte della Boschi, che con un post sulla sua pagina Facebook ha negato l’accaduto, annunciando poi il ricorso a praticare legali per tutelarsi.
In calce al post poi non manca anche un attacco al Movimento 5 Stelle, che per la sottosegretaria continua a cavalcare l’onda della polemica per nascondere il problema rifiuti a Roma e la questione inerente a Ugo Forello, il candidato pentastellato alle prossime elezioni comunali di Palermo.
Caso Boschi: opposizioni chiedono le dimissioni
Non è un caso che che Maria Elena Boschi nel suo comunicato affidato ai social tiri in ballo il Movimento 5 Stelle, visto che appena trapelata la notizia delle rivelazioni di De Bortoli dal mondo pentastellato erano subito arrivati duri attacchi alla sottosegretaria.
Sul suo blog Beppe Grillo ha chiesto le dimissioni della Boschi, minacciando una nuova mozione di sfiducia oltre che che azioni giudiziarie. Molto forti le parole di Alessandro Di Battista, che pure lui con un post su Facebook accusa l’ex ministro di essere una bugiarda cronica.
Anche Matteo Salvini non risparmia critiche alla Boschi, rimarcando come l’ipotesi di una commissione d’inchiesta sulle banche sia stata sepolta in un cassetto. Opposizione scatenata quindi ma anche da parte della maggioranza non arrivano parole tenere.
Arturo Scotto e Roberto Speranza, due degli esponenti di punta del Movimento Democratici e Progressisti che nonostante le frizioni con il Partito Democratico sostiene il governo, parlano di scenario inquietante, chiedendo che il sottosegretario riferisca in Parlamento.
Compatto invece il Partito Democratico nella difesa di Maria Elena Boschi, che fa quadrato attorno all’ex ministro attaccando invece il Movimento 5 Stelle, con il tesoriere Bonifazi che annuncia anche lui azioni legali contro Grillo.
La vicenda Banca Etruria quindi torna ad infiammare la politica. Nel 2015 il Movimento 5 Stelle presentò già allora una mozione di sfiducia contro la Boschi, all’epoca ministro delle Riforme, che venne però respinta.
Adesso però la situazione sembrerebbe essere ad un bivio: o De Bortoli ha scritto falsità, oppure la Boschi finora ha sempre mentito.
Aspettando di sapere chi ha ragione, la speranza è che questa sia la volta buona per fare in maniera definitiva chiarezza su una vicenda che sta di nuovo avvelenando il clima politico, proprio mentre un accordo sulla nuova legge elettorale sembrava essere ad un passo.
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