Bonus docenti 500 euro: come e cosa rendicontare. Scadenza prorogata al 15 ottobre

Chiara Ridolfi

30 Agosto 2016 - 11:39

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Bonus 500 euro: come rendicontare le spese sostenute? Quali sono possibili e entro quando si deve produrre la documentazione? Di seguito tutti i dettagli sul bonus.

Bonus docenti 500 euro: come e cosa rendicontare. Scadenza prorogata al 15 ottobre

Il Bonus docenti di 500 euro è uno dei provvedimenti del Governo che ha fatto maggiormente discutere, dal momento che non tutti i professori hanno accolto la manovra di buon grado. I soldi che ogni docenti riceveva potevano essere spesi per la formazione e valorizzazione continua dell’attività didattica.
Il denaro poteva essere speso in apparecchiature elettroniche oppure in corsi per implementare le conoscenze dell’insegnante.

Adesso però si deve cominciare a pensare alla rendicontazione e molti docenti non sanno come muoversi. Il Ministero ha diramato delle indicazioni chiare, ma le pratiche sono comunque difficoltose e in molti non hanno le idee chiare.
Il termine per produrre la documentazione è però stato spostato e invece che fino al 31 agosto si potrà rendicontare la spesa fino al 15 ottobre.

Come rendicontare le spese del bonus docenti? Quali sono i documenti da produrre? Quali sono le spese ammissibili? Vediamo tutte le risposte alle domande che molti docenti si stanno ponendo in questo momento.

Bonus docenti 500 euro: quali sono le spese ammissibili?

Il bonus di 500 euro è stato stanziato dal Governo in modo da “sostenere la formazione continua dei docenti e di valorizzarne le competenze professionali" (art. 1, comma 121, legge 107/2015). Per tale motivo solo alcune spese possono essere inserite nella rendicontazione e precisamente quelle che riguardano la formazione del docente.

Nel modulo di rendicontazione, che si dovrà produrre entro e non oltre il 15 ottobre 2016, si potranno inserire le seguenti tipologie di spesa:

  • acquisto di libri, testi, riviste e pubblicazioni, anche in formato digitale;
  • acquisto di software e hardware;
  • acquisto di biglietti per rappresentazioni teatrali o ingressi al cinema;
  • biglietti d’ingresso a mostre, musei, gallerie d’arte e manifestazioni culturali;
  • partecipazione ad iniziative coerenti con il POF.

Nel caso in cui la rendicontazione delle spese non sia supportata da ricevute fiscali o non sia in regola con le linee guida date dal Miur, i soldi dovranno essere restituiti. Il recupero del credito speso in maniera errata, in caso non avvenisse con il bonifico da parte del professore, avverrà sui soldi del prossimo anno oppure sul credito che ancora ha a disposizione il docente.

Bonus 500 euro docenti: come rendicontarlo?

Arriviamo adesso al problema maggiore: come si devono rendicontare le spese sostenute? La nota esplicativa inviata in data odierna concede un po’ più di tempo ai docenti per organizzare il materiale e inviare tutto alla scuola di appartenenza, dato che il termine ultimo è stato spostato al 15 ottobre 2016.
Entro e non oltre questa data il docente dovrà presentare i documenti che attestino le modalità con cui si sono spesi i soldi. I documenti che si potranno presentare sono:

  • scontrini fiscali;
  • ricevute fiscali;
  • fatture;
  • ricevute di bonifici bancari;
  • biglietti d’ingresso a musei, spettacoli teatrali e altre manifestazione che rientrano nel regolamento.

Per coloro che invece avessero acquistato prodotti o corsi online si dovrà anche in questo caso produrre della documentazione che ne dimostri la spesa sostenuta. Tutta questa documentazione dovrà essere consegnata in copia e in originale all’istituto di appartenenza. Nel caso in cui il docente avesse cambiato sede di lavoro si dovrà mandare la documentazione nell’istituto in cui lavorava al momento dell’accredito dei soldi.

Bonus docenti 500 euro: tempistiche di rendicontazione

Una nota ministeriale ha cambiato le tempistiche stabilite per la rendicontazione e l’utilizzo del bonus docenti. In un primo momento doveva infatti essere usato entro il 31 agosto e entro questa data essere rendicontato.
Il termine è però stato prorogato, per dar modo a tutti i docenti di spendere i soldi a causa dei ritardi del Governo.

Le nuove tempistiche stabilite sono le seguenti:

  • entro il 15 ottobre è possibile spendere i soldi del bonus docenti, per coloro che hanno ricevuto i soldi entro il 1 agosto 2016;
  • entro e non oltre il 15 ottobre si deve consegnare la documentazione delle spese alle segreterie amministrative degli istituti scolastici;
  • entro il 31 ottobre le segreterie amministrative comunicano gli esiti delle verifiche attuate sulle spese dei docenti.

Coloro che avranno speso in modo non consono i soldi che sono stati stanziati dovranno restituire la somma facendo un bonifico con la causale: Bonus ext art.1, c.121, della L.107/2015- Recupero somme non rendicontate e/o non utilizzate a.s.2015/2016”.
Per conoscere tutti i dettagli della circolare ministeriale vi alleghiamo la nota ufficiale che è stata emanata dal Miur.

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