Il bonus bebè 2015 arriverà in primavera: Matteo Renzi ha firmato ieri il dpcm che dà il via libera ufficiale agli 80 euro mensili per nascite e adozioni. Adesso manca solo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, che farà entrare in vigore in decreto dopo 15 giorni. Ecco, quindi, le informazioni definitive su beneficiari, importi e domande.
Bonus bebè 2015 pronto a sbarcare già in primavera. Proprio ieri, infatti, Matteo Renzi ha firmato il dpcm che regola l’assegno di 960 euro annui per nuovi nati e adottati: il prossimo step è la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale. Ecco, in definitiva, le istruzioni definitive su beneficiari, importi e domande.
A chi spetta il bonus bebè
L’assegno è stato introdotto con la Legge di Stabilità 2015, nello specifico i commi 125-129, con lo scopo di incentivare e sostenere nascite e adozioni che si verificheranno dal primo gennaio 2015 fino al 31 dicembre 2017. Ne hanno diritto i cittadini italiani, comunitari e stranieri che abbiano i seguenti requisiti:
- La residenza in Italia;
- possesso, da parte del nucleo familiare, di un Isee non superiore a 25 mila euro;
- limitatamente agli extracomunitari, il possesso del permesso di soggiorno Ue per soggiornanti di lungo periodo.
Quanto vale il bonus?
L’importo dell’assegno dipende dall’Isee della famiglia di appartenenza del genitore che presenta la richiesta. Nel dettaglio:
- Per un Isee inferiore a 7 mila euro l’assegno annuo è i 1920 euro a bambino, erogato in rate mensili da 160 euro;
- Per un Isee pari o superiore a 7 mila euro e inferiore a 25 mila euro l’assegno annuo è di 960 euro a bambino, erogato in rate mensili da 80 euro;
- In caso di Isee superiore a 25 mila euro, l’assegno non spetta.
Indipendentemente dall’importo, l’assegno viene corrisposto dal mese di nascita o di adozione fino al terzo anno di vita o al terzo anno d’ingresso nel nucleo familiare per gli adottati. Sulle somme non si pagano tasse né vanno a concorrere alla formazione del reddito complessivo dei genitori.
Come ottenere il bonus
Il bonus non viene erogato automaticamente ma viene concesso solo su richiesta; la domanda si deve presentare all’Inps, ma per le istruzioni operative in merito si dovrà attendere ancora la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del decreto. In ogni caso, l’assegno è vincolato alla somme stanziate dal Governo: in prossimità del loro esaurimento, è prevista una riformulazione degli importi o dei limiti Isee.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Argomenti