Grazie al decreto attuativo, il bonus bebè 2015 è ufficialmente in vigore. Gli 80 euro al mese sono stati sbloccati e arrivano le prime istruzioni operative per le famiglie.
Ieri vi abbiamo dato notizia dell’arrivo del tanto atteso decreto attuativo che sblocca gli 80 euro per le neo mamme e le famiglie in possesso dei requisiti per richiedere il bonus bebè 2015.
Ne ha dato notizia il ministro Angelico Alfano: dopo una partenza al rallentatore (sarebbe dovuto partire il 1 gennaio, così come previsto dalla Legge di Stabilità) ora il bonus bebè è pienamente operativo.
Inciderà sull’andamento demografico? Potrebbe certamente aiutare a ridurre il record negativo di nascite dello scorso anno.
Nel 2014 sono state 509.000 le nascite, ben 5.000 in meno (anche da madri straniere) rispetto all’anno precedente.
Secondo i dati ISTAT il numero medio di figli per donna è pari a 1,39, come nel 2013 e l’età media al parto sale a 31,5 anni. Diminuiscono sia le nascite da madri italiane, che quelle da madri straniere: le prime nel 2014 hanno dato alla luce 1,31 figli, le seconde 1,97.
Nel 2014 si è assistito ad un incremento demografico della popolazione residente dello 0,4 per mille, il livello più basso degli ultimi dieci anni.
In controtendenza, sempre secondo l’ISTAT, la speranza di vita degli italiani, che si allunga:
- 80,2 anni per gli uomini;
- 84,9 anni per le donne.
Bonus bebè 2015: la guida
Quali sono i requisiti per accedere al bonus?
Quanto vale e quanto dura il bonus bebè?
Come presentare la domanda?
Le risposte a queste ed altre domande nella nostra guida in 4 punti al bonus bebè 2015.
Le istruzioni
Il bonus è già in vigore? Come funzionerà? Alcune informazioni sono già trapelate, per i dettagli bisognerà attendere il decreto del Presidente del consiglio, in cui verranno fornite tutte le altre istruzioni operative.
Affinché il bonus diventi fruibile concretamente è necessaria ancora qualche settimana. L’iter sarà il seguente: il decreto dovrà ricevere il concerto formale di Padoan, poi sarà trasmesso alla Corte dei Conti ed infine pubblicato sulla G.U. A quel punto serviranno altri 15 giorni per l’entrata in vigore e l’ultimo step sarà il recepimento da parte dell’INPS.
Tra le prime informazioni che sono trapelate: dal momento che il bonus ha durata triennale, sarà sufficiente fare la richiesta solo il primo anno, il biennio seguente bisognerà solo rinnovare l’ISEE.
La domanda dovrà essere inviata all’INPS entro 90 giorni dalla data di nascita del figlio. In questo caso non si perderà nessuna mensilità, al contrario, se la domanda sarà trasmessa dopo i 90 giorni, il bonus bebè scatterà da tale data.
Il bonus bebè viene concepito a vantaggio del bambino, non dei genitori, ecco perché in casi come perdita della potestà genitoriale o cambio di affidamento da una famiglia all’altra, i genitori "iniziali" perderanno il diritto al bonus e i "secondi" dovranno fare domanda per ottenerlo.
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