Il prossimo 25 aprile entrerà in vigore il bonus bebè 2015, per cui si potrà fare domanda entro il 25 luglio. Ecco i requisiti e le istruzioni per inviare la richiesta all’INPS.
Con la pubblicazione sulla G.U. n. 83 del 10.04.2015 del Dpcm 27.02.2015 è finalmente in dirittura d’arrivo il bonus bebè, valido per ogni figlio nato (o adottato) nel periodo compreso tra il 1° gennaio 2015 e il 31 dicembre 2017.
I bambini devono essere figli di:
- cittadini italiani
- uno Stato membro dell’Unione europea
- cittadini di Stati extracomunitari con permesso di soggiorno e residenti in Italia
La famiglia di appartenenza inoltre non deve avere un ISEE superiore a 25.000 euro all’anno, sia al momento della presentazione della domanda, sia per tutta la durata del bonus.
Quanto vale il bonus bebè?
A quanto ammonta l’importo dell’assegno?
- 1.920 euro annui, quindi 160 euro mensili, se il nucleo familiare ha un ISEE non superiore a 7.000 euro;
- 960 euro annui, quindi 80 euro al mese, se il nucleo familiare ha un ISEE superiore a 7.000 euro ed inferiore a 25.000 euro.
Il bonus è valido dal giorno della nascita del bambino (o di ingresso nella famiglia nel caso di bambino adottato) fino al compimento del terzo anno di età (o al terzo anno dall’ingresso nella famiglia di adozione).
Come e quando presentare la domanda?
La domanda per il bonus, corrisposto mensilmente dall’INPS, deve essere presentata solo in modalità telematica (sarà necessario quindi il PIN), in base a dei modelli che l’Ente previdenziale renderà disponibili entro il 25 aprile 2015, e nel lasso di tempo che va dal giorno della nascita del bambino (o dell’adozione) e non oltre 90 giorni dal verificarsi dell’evento o non oltre i 90 giorni successivi all’entrata in vigore del Dpcm, quindi il termine ultimo sarà il 24 luglio 2015 (poiché il decreto entrerà in vigore il 25 aprile, 15 giorni dopo la pubblicazione in GU).
Se si superano i suddetti termini, l’assegno decorrerà dal mese di presentazione della domanda e non dalla data di nascita o di adozione.
Cause di decadenza
Il bonus può decadere al verificarsi di alcuni casi specifici. Sarà l’INPS a sospendere l’erogazione dal mese successivo a quello in cui si è scattata una delle seguenti cause:
- cambiamento delle condizioni reddituali previste e quindi ISEE superiore a 25.000 euro;
- decesso del bambino o revoca dell’adozione;
- affidamento del figlio a terzi o affidamento esclusivo al genitore che non ha fatto richiesta per ottenere l’agevolazione.
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