Bollette, previsto taglio del 10%: abolizione privilegi di Ferrovie e Vaticano. Ecco il piano

Marta Panicucci

16 Maggio 2014 - 11:02

Il piano del governo prevede la riduzione delle bollette del 10% entro il 2015. Tra gli interventi previsti anche l’abolizione degli sconti a favore di Ferrovie e Vaticano

Bollette, previsto taglio del 10%: abolizione privilegi di Ferrovie e Vaticano. Ecco il piano

Il Ministero dello sviluppo economico sta mettendo a punto un piano di risparmio per tagliare entro il 2015 le bollette del 10% per piccole e medie imprese. Inoltre, dall’applicazione del piano, si prevedono "risparmi di sistema" di cui potranno beneficiare anche le famiglie. Il piano del ministro Guidi, secondo le anticipazioni pubblicate dalla Staffetta Quotidiana, sarà presentato tra un paio di settimane, all’indomani delle elezioni europee. Per raggiungere l’obiettivo della riduzione del 10% delle bollette il piano prevede 2-3 miliardi di risparmi, diminuzione dei costi del sistema e riduzioni di sconti di cui hanno goduto finora alcune categorie di consumatori, tra questi il Vaticano e le Ferrovie.

Ferrovie e Vaticano
Stando alla bozza del piano, per raggiungere il 10% di taglio in bolletta, saranno aboliti i privilegi a favore di alcuni soggetti. Le Ferrovie, il Vaticano e San Marino alla scadenza, prevista per fine 2014, del contratto di regime tariffario agevolato si vedranno revocare le condizioni di favore godute finora.

Il ministro Guidi, intervenendo all’assemblea annuale di Assoelettrica, specifica che il piano significa "togliere a chi ha avuto troppo, restituire a chi ha pagato di più, e in particolare eliminare le rendite, eliminare i sussidi incrociati ingiustificati, far funzionare la concorrenza e promuovere la legalità".

Altri interventi
Lo sforzo maggiore però sarà richiesto dal governo al fotovoltaico: gli incentivi concessi ai gestori infatti, saranno spalmati non più su 20 ma su 25 anni, per ridurre l’esborso annuale. Inoltre, tutte le aziende che generano energia da fonti rinnovabili saranno chiamate a contribuire agli oneri di sbilanciamento.

Infine il piano prevede altri interventi, tra questi: stretta sui costi per la remunerazione degli operatori di rete, interventi contro l’abuso del potere di mercato, rafforzamento dei controlli sui beneficiari degli incentivi e potenziamento di gasdotti e rigassificatori.

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