Bini Smaghi (ex BCE): l’Euro è ancora troppo forte. Europa tra austerity e riforme

Federica Agostini

26/04/2013

Bini Smaghi (ex BCE): l’Euro è ancora troppo forte. Europa tra austerity e riforme

L’Euro è ancora troppo forte e la Banca Centrale Europea deve reagire in maniera aggressiva alla politica monetaria delle altre banche centrali del mondo, spiega Lorenzo Bini Smaghi, ex membro del Consiglio Direttivo BCE, in un’intervista alla Cnbc.

"Se prendiamo ad esempio l’Asia, gli Stati Uniti e l’Europa; l’Europa è la luce meno brillante. Per questo ci si aspetterebbe che il tasso di cambio dell’Euro fosse più debole rispetto agli altri, invece non è così, in parte a causa dell’aggressiva politica monetaria portata avanti dagli altri paesi del mondo, rispetto all’Europa. È per questo che l’Europa dovrebbe reagire." Lorenzo Bini Smaghi, 25 aprile 2013

Sulla politica della BoJ

Dalla metà dello scorso novembre, lo Yen giapponese ha perso circa il 25% contro il dollaro statunitense, dopo che la banca centrale nipponica si è impegnata in un programma di stimolo da 1.400 miliardi di dollari da pompare nell’economia e raddoppiare la propria base monetaria nell’arco dei prossimi due anni.

In proposito, Smaghi commenta che la politica della Bank of Japan potrebbe creare "problemi" in futuro.

"Cosa stanno facendo i giapponesi con il denaro ricevuto dalla banca centrale in cambio di asset? Stanno comprando asset stranieri, per questo il tasso di cambio [dello yen] sta scendendo drammaticamente ed ha necessariamente un impatto sulle altre economie del mondo. Stanno comprando nuovi asset, nuovi rischi e questo avrà un grande impatto e non è escluso che possa creare problemi in futuro."

L’Euro è ancora troppo forte

Sono aumentate le aspettative riguardo alla possibilità che la Banca Centrale Europea annunci il tanto discusso taglio di 25 punti base al meeting della prossima settimana. Tali discussioni, seguono una serie di release negative sui dati macroeconomici della regione, compresi quelli provenienti dalla Germania.

A proposito di un eventuale taglio ai tassi di interesse BCE, Bini Smaghi ha detto alla Cnbc:

"Non sarebbe certamente controproducente, dunque non credo possa far male. Potrebbe essere un primo passo verso il tentativo di allineare le condizioni monetarie al resto del mondo, è ciò di cui ha bisogno l’Europa."

Secondo Lorenzo Bini Smaghi, la Banca Centrale Europea potrebbe fare qualcosa in più oltre al semplice taglio dei tassi di interesse:

"Sarebbero necessarie misure addizionali. Dipende dalle condizioni economiche, ma certamente il fatto che le altre banche centrali stiano procedendo, è una sfida in più per la BCE. Non si può essere la banca centrale più conservativa, altrimenti l’impatto si avrà sui tassi di cambio e sarà un ulteriore elemento recessivo per l’Europa. Non bisognerebbe escludere nessuna possibilità nel caso in cui l’economia peggiori."

L’Europa tra austerity e riforme

Oggi la Spagna rilascerà nuove informazioni sulle misure di stimolo economico; una notizia che potrebbe incendiare l’acceso dibattito attorno all’austerity. Enrico Letta, nuovo primo ministro italiano, ha già esordito sottolineando come "La politica europea dell’austerity non è più sufficiente".

Al proposito, Bini Smaghi riconosce il cambiamento climatico attorno al tema, ma allo stesso tempo sottolinea come, per i paesi che ritardino troppo le riforme, lo spazio di manovra vada restringendosi.

"Bisogna distinguere l’austerity dalle riforme. Il problema è che l’Europa ha bisogno di riforme e la crescita può concretizzarsi solo grazie alle più importanti riforme sociali. Se i paesi non riescono a fare questo, non rimane che l’austerity."

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