Le società del tech che hanno guadagnato di più e quelle che hanno invece subito le maggiori perdite nel 2020 a causa della pandemia da coronavirus.
Nell’anno della pandemia da coronavirus i servizi tecnologici hanno registrato un’impennata del loro utilizzo, portando a un’accelerazione della diffusione in tutto il mondo.
Tuttavia, non tutte le aziende della Silicon Valley hanno visto aumentare allo stesso modo i propri fatturati, con alcune società che hanno anzi subito gravi perdite nei bilanci.
Andiamo quindi ad analizzare quali sono state le Big Tech migliori e quali invece le peggiori del 2020.
Big Tech: le migliori società del 2020. Zoom protagonista
Tra i protagonisti in positivo di questo complicato anno troviamo sicuramente Zoom Video Communications.
Il servizio di videocall ha guadagnato oltre il 600% sulle azioni e ha visto aumentare i propri ricavi del 367%.
Un successo clamoroso per la piattaforma, con ottime prospettive anche per il 2021, grazie alla facilità di utilizzo che ha permesso a Zoom di diventare lo strumento più utilizzato per lo smart working e per le riunioni familiari, nonostante alcuni problemi di sicurezza e privacy.
Lo sviluppo dell’e-commerce
A causa delle restrizioni e i lockdown che hanno avuto e stanno ancora avendo luogo in molti Paesi, anche il settore dell’e-commerce ha visto un incremento notevole del proprio giro di affari.
Non solo Amazon, che ovviamente rappresenta la società con le più alte quote di mercato, avendo incassato profitti record tra aprile e giugno, ma altre aziende di dimensioni più piccole si sono inserite con buoni risultati nello shopping online.
La pandemia sembra aver affrettato una tendenza già osservata negli ultimi anni e che potrebbe registrare un aumento anche dopo la distribuzione del vaccino e la fine del pericolo di contagio.
I consumatori, inoltre, cercano di supportare le piccole imprese attraverso scelte più consapevoli. Negli USA, considerando il Black Friday e il Giorno del ringraziamento, le vendite online dei rivenditori meno forti sono aumentate del 349%.
I guadagni dei colossi del web e i rischi per il 2021
Insieme ad Amazon, anche gli altri colossi del web come Facebook, Google e Apple hanno visto un ottimo andamento economico-finanziario nel 2020, rilevando un aumento sia del valore dei titoli che dei profitti, oltre alla crescita delle registrazioni degli utenti.
Tuttavia il 2021 potrebbe riservare loro più di un’insidia, a causa delle nuove strette sulla regolamentazione digitale che stanno imponendo Stati Uniti e Unione Europea, mettendo a rischio, come nel caso di Mark Zuckerberg con WhatsApp, il possedimento di alcuni dei propri asset principali.
Uber e Lyft tra i “perdenti” del 2020
Uber si trova a far parte delle compagnie appartenenti alla categoria dei “perdenti”. L’azienda di San Francisco ha subito pesanti perdite a causa di una netta riduzione della mobilità delle persone dovuta al divieto di circolazione, che l’ha portata al licenziamento del 14% della forza lavoro interna.
Anche Lyft, operante sempre nel settore dei trasporti, ha sofferto in questi mesi, ma si aspetta di riprendere un segno positivo nell’ultimo trimestre del 2021.
Infine, a differenza di quanto si prevedeva, le società operanti nel settore della realtà virtuale non hanno ottenuto il successo sperato, con la maggior parte delle persone che, durante il lockdown, hanno preferito utilizzare software più semplici e, soprattutto, meno costosi.
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