Berlusconi: Spread? Non ci interessa, non serve a nulla. Telecom maglia nera, Piazza Affari segna rosso

Valentina Pennacchio

11 Febbraio 2013 - 18:35

Berlusconi: Spread? Non ci interessa, non serve a nulla. Telecom maglia nera, Piazza Affari segna rosso

L’accordo sul bilancio UE per il settennio 2014-2020 è stato raggiunto, ma i Paesi dell’Eurogruppo “devono collaborare maggiormente in materia di politica di tassi di cambio”, come ha dichiarato il ministro delle Finanze francese, Pierre Moscovici. L’Eurogruppo dovrà fare i conti con la “guerra valutaria”. Dijsselbloem ha infatti espresso la necessità di discutere “della situazione economica dell’Eurozona e quello delle valute potrebbe essere un tema da discutere in questo contesto”.

Europa

I listini europei si muovono su un terreno incerto. Il Cac 40 a Parigi segna un rialzo dello 0,6% e il Ftse100 a Londra dello 0,3%. In controtendenza l’Ibex di Madrid cede lo 0,5%.

Piazza Affari

La prima seduta della settimana chiude registrando un lieve ribasso con l’indice Ftse Mib a quota - 0,61% e l’All Share a - 0, 59. Lo spread si attesta sempre intorno ai 300 punti, ma Berlusconi tuona: Non ci interessa, lo spread non serve a nulla.

La maglia nera va a Telecom (per approfondimenti Telecom Italia: calo dei dividendi 2013. Il nuovo piano triennale delude), che dopo le notizie sul nuovo piano triennale e il dimezzamento del dividendo continua a muoversi in ribasso. Sulla performance del titolo incide anche la nota di Fitch:

“Fitch teme che Telecom Italia avrà minori opzioni di riduzione del debito in futuro a causa della necessità di affrontare l’ulteriore deterioramento del business, sia dovuto alle continue pressioni regolatorie e della concorrenza, sia all’indebolimento dell’economia”

e abbassa il rating a BBB con outlook negativo.

Scivolano Diasorin e Fiat, per cui gli analisti di Citigroup prevedono un aumento del debito. Il target è fermo a 3 euro (contro i 4,4 euro attuali) e la raccomandazione è: "sell".
Brutta performance anche per Saipem coinvolta nello scandalo Scaroni che rende nota la sua contrarietà alle dimissioni: “Non ne vedo la ragione, ci siamo dichiarati estranei in modo totale”.

Segno verde per i bancari, che riprendono vigore. Nel futuro della Banca Popolare di Milano ci sarebbe la trasformazione in una sorta di spa ibrida e un’eventuale fusione con UBI Banca. Bene anche Mediolanum grazie alle positive raccomandazioni di Deutesche Bank e Kepler: “buy”.

I rialzi

Nome Banca Pop Milano A2a Banca Pop Emilia Romagna Mediobanca Mediolanum
Variazione +4,53% +3,55% +2,49% +2,43% +1,38%

I ribassi

Nome Telecom Italia Diasorin Mps Fiat Saipem
Variazione -3,46% -2,66% -2,47% -2,09% -1,72%

Accesso completo a tutti gli articoli di Money.it

A partire da
€ 9.90 al mese

Abbonati ora

Iscriviti a Money.it