Beppe Grillo applaude Giorgio Napolitano: non si tratta di una battuta, né di uno scherzo. Il tanto vituperato presidente della Repubblica viene lodato dal leader del Movimento 5 Stelle per la sua presa di posizione nei confronti di Peer Seinbrueck, il candidato cancelliere dello SPD come successore di Angela Merkel, che si è dichiarato inorridito dalla vittoria di due clown alle elezioni italiane.
Le lodi di Grillo a Napolitano
Scrive Grillo nel suo blog: "Napolitano merita l’onore delle armi. In questi anni è stato criticato per molte scelte a mio avviso sbagliate, ma ieri in Germania ho visto, al termine del suo mandato, il mio presidente della Repubblica. Un italiano che ha tenuto la schiena dritta".
Per Grillo Steinbrueck ha dato "degli imbecilli a circa 8.700.000 italiani che hanno votato il M5S e ai 7.300.000 che hanno scelto il Pdl. Una dichiarazione offensiva che denota arroganza e scarsa intelligenza politica, doti necessarie per ambire alla carica di cancelliera".
Il fatto sarebbe stato aggravato dalla mancanza di scuse da parte del futuro cancelliere e dal ribadimento delle sue esternazioni, al che Napolitano avrebbe di conseguenza deciso di rifiutare l’incontro previsto. "Chapeau", conclude Grillo.
E alcuni già si chiedono se Grillo avrebbe utilizzato le stesse affermazioni se uno dei due clown non fosse stato lui.
Prosegue il gelo con Bersani
Alla mano tesa a Napolitano ribatte il gelo prolungato con Pierluigi Bersani sull’ipotesi di un’alleanza. "Se proprio PD e Pdl ci tengono alla governabilità possono sempre votare loro la fiducia al primo Governo targato M5S". Un’affermazione a cui Bersani ha categoricamente risposto: "Basta battute".
In realtà il tweet di Grillo è una citazione da un articolo scritto da Claudio Messora sul blog, dal titolo "Fiducia? What’s Fiducia?", in cui si difende il diritto dei grilli di non votare la fiducia e se ne spiegano le motivazioni.
Quindi improvvisamente gli attivisti del M5S si sarebbero bevuti il cervello. Tutti insieme. Dopo avere combattuto per anni il Pdl e il Pd-L, dopo avere mandato "affa" tutto e tutti, improvvisamente sarebbero tutti per votare la fiducia a Bersani & Co. Lo stesso PD che ci ha regalato la tassa da 4 miliardi servita a pagare i conti di MPS, che non ha mai fatto la legge sul conflitto di interessi, che va a chiudere la campagna elettorale a Berlino. Lo stesso PD che copia le parlamentarie di Grillo ma riserva i posti chiave per le solite Bindi & Co. Lo stesso PD di VIolante, quello di "abbiamo una banca". Quel PD lì.
Messora prosegue sbugiardando i falsi grillini che hanno chiesto una petizione affinché il Movimento 5 Stelle voti la fiducia a Bersani e che hanno tentato di deviare l’opinione pubblica mascherandosi da Anonymous e venendo sbugiardati da essi stessi. E l’attacco continua contro quei media, colpevoli di non fare informazione, ma disinformazione.
E così parte l’invito:
Cari "grillini" (a me questo termine potete passarlo): voi siete arrivati adesso con le valigie di cartone, ma questi conoscono l’arte di mettervelo in quel posto meglio chiunque altro, avendo una lunga scuola alle spalle. Cercate di non farvi fregare e rimettete, con lucidità, ogni tassello al suo posto. Voi, per la vostra storia e per la natura radicale delle vostre rivendicazioni, che sono quelle che gli italiani vi hanno chiesto esplicitamente di portare avanti, non potete votare la fiducia a un partito che si è reso corresponsabile dello stato in cui versa questo Paese. Tutt’al più, se proprio PD e Pd-L ci tengono alla governabilità, possono sempre votare, loro, la fiducia al primo Governo targato MoVimento 5 Stelle.
E la fiducia a Bersani diventa sempre più una chimera.
© RIPRODUZIONE RISERVATA