Ben Bernanke: tutte le previsioni errate del capo della FED

Vittoria Patanè

03/06/2013

Ben Bernanke: tutte le previsioni errate del capo della FED

Il famosissimo sito di notizie Zerohedge.com noto per le news economiche e per la verve polemica con cui si scaglia contro gli errori compiuti dai vertici internazionali, ieri se l’è presa con il governatore della FED Ben Bernanke elencando dichiarazioni e previsioni sbagliate rilasciate e attribuite al grande capo della Federal Reserve.

Se fosse per i repubblicani, che lo considerano il fautore e il promotore dell’attuale disastro, sarebbe già a casa, ma Obama ha fiducia in lui e una volta riconfermato alla Presidenza, ha deciso di lasciarlo al suo posto.

Vediamo quindi, i clamorosi sbagli di cui è stato protagonista Bernanke negli ultimi anni.

Gli errori di Bernanke

Era il 2005 e in un’intervista alla Cnbc, canale televisivo che trasmette notizie economiche h24, l’attuale governatore della FED negava qualsiasi possibilità che si verificasse una bolla immobiliare. Secondo lui i prezzi delle case statunitensi stavano attraversando solo una fase di rallentamento. Nessuna bolla e nessuna crisi.

Tesi sostenuta e ribadita anche due mesi e due anni dopo, il 28 marzo 2007, davanti al Congresso.

Era la vigilia della crisi che pochi mesi dopo avrebbe messo gli Stati Uniti in ginocchio e Bernanke rassicurava tutti, sostenendo che la crescita dei prezzi non era preoccupante e nemmeno i rischi. Il mercato dei mutui, a detta sua, mostrava una buona performance.

Ma la frase più clamorosa è forse quella pronunciata il 10 gennaio 2008: “la Federal Reserve non prevede alcuna recessione“.

E ancora il 27 febbraio, dopo le prime avvisaglie di crisi il governatore tranquillizza i mercati sostenendo che ad essere colpite sarebbero state solo le piccole banche, non le grandi.

Da quel momento in poi: il disastro. A maggio il crac della Bear Stearns, banca d’investimento newyorkese. Quel giorno il nostro Corriere della Sera titola così: “Crollo Bear Stearns, è panico a Wall Street”. Ma il peggio doveva ancora venire.

Siamo a settembre e accade l’imprevedibile: fallisce la Lehman Brothers, una delle più grandi banche d’affari del mondo. Scoppia la crisi, quella vera e il mondo viene catapultato in una recessione che terrorizza chiunque.

Bernanke decide di intervenire con misure shock: allentamento monetario, tassi a zero acquisto compatto di assets .

Insomma per quasi tre anni il Governatore della FED ha negato qualsiasi possibilità di crisi, quella stessa crisi che, iniziata nel 2008 negli Stati Uniti, ha via via contagiato tutte le maggiori economie mondiali, condannandole ad una recessione che dura da 5 anni.

Sono in molti a credere che ci fossero le avvisaglie, che la FED avrebbe dovuto prevedere quello che sarebbe accaduto. Ma non l’ha fatto e ne paghiamo ancora le conseguenze.

Oggi

Il 17 maggio scorso il Federal Advisory Council and the Board of Governors ha messo in guardia sul pericolo delle misure adottate dalla FED. Bisogna stare attenti, la crisi potrebbe riacutizzarsi e Ben Bernanke, dati i precedenti, rischia di essere considerato uno dei principali responsabili.

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