Barclays e Credit Suisse: multa record a causa dark pool

Fiammetta Rubini

01/02/2016

01/02/2016 - 16:18

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Multa di 154,3 milioni di dollari per Barclays e Credit Suisse, accusate di aver indotto in errore gli investitori sulla gestione delle dark pool. Intanto la Hsbc congela gli stipendi.

Barclays e Credit Suisse: multa record a causa dark pool

La Sec ha condannato Barclays e Credit Suisse a pagare una multa da 154,3 milioni di dollari complessivi per aver ingannato gli investitori su come le dark pool venivano gestite.

Cosa sono le dark pool?
Le operazioni cosiddette “dark pool” sono borse alternative su cui è possibile negoziare grandi grosse operazioni di trading al buio. Il vantaggio che garantiscono è l’anonimato, anche se l’opacità di questi scambi ha introdotto un’alta volatilità sui mercati, provocando spesso l’intervento delle autorità inquirenti.

In questi giorni le dark pool tornano nel mirino delle autorità di controllo statunitensi giacché la Sec (Security Exchange Commission, ovvero il corrispettivo statunitense del nostro Consob) ha fatto sapere che Credit Suisse e Barclays dovranno pagare una multa complessiva di 154,3 milioni di dollari per far cadere le accuse di irregolarità nei confronti delle loro piattaforme di intermediazione interna.

Multa record per Barclays e Credit Suisse: cosa è successo?

Barclays ha ammesso le violazioni, tra le quali l’inganno ai clienti sulle dimensioni del trading ad alta velocità nella sua dark pool LX, un caso che era stato fatto scattare dalla procura di New York nel 2014. L’istituto di credito britannico pagherà una multa di 70 milioni di dollari. Metà della sanzione andrà alla Sec e l’altra allo Stato di New York.

Dal canto suo, Credit Suisse, secondo quanto riportato da Bloomberg, dirottava sistematicamente gli ordini sulla sua piazza parallela ma ai clienti diceva di non assegnare alcuna priorità a una piattaforma di negoziazione rispetto a un’altra. Per questo motivo la banca svizzera dovrà sborsare 84,3 milioni di dollari.

La vicenda è stata definita “una prima grande vittoria contro le truffe e le pratiche predatorie nel trading sulle dark pool”.

Si tratta delle sanzioni più alte mai inflitte nell’ambito delle indagini su queste borse elettroniche private, tramite le quali è possibile effettuare operazioni in modo anonimo e senza rendere pubblici prezzi e quantitativi delle azioni scambiate.

La Sec ha sottolineato che le sanzioni non sono una punizione, ma piuttosto una dimostrazione di come “sia elevato il prezzo da pagare” se si ingannano gli investitori. L’authority, guidata da Mary Jo White, è decisa a continuare a far luce sulle dark pool per meglio proteggere i clienti.

Banche nel mirino, maxi multa e Hbsc in difficoltà

Attualmente, sempre secondo Bloomberg, si stima che circa un quinto delle transazioni negli Usa avvengano su questi mercati. La multa alle due banche segue quella inflitta lo scorso gennaio, sempre nell’ambito della stessa inchiesta, a un’altra banca europea, Ubs, condannata a pagare una sanzione di 14,4 milioni di dollari.

Ma le cattive notizie non si fermano a Barclays e Credit Suisse. C’è infatti un’altra banca che versa in gravi difficoltà: Hsbc. L’istituto di credito inglese ha reso pubblica la decisione di congelare le assunzioni e gli stipendi del 2016, nell’ambito di un piano di spending review mirato a risparmiare almeno 5 miliardi di costi entro la fine del 2017.

I dipendenti ne sono già stati informati con una nota qualche giorno fa, ma la società lo ha reso ufficiale nel fine settimana. L’obiettivo del CEO Stuart Gulliver prevede proprio di tagliare i costi nella presenza internazionale del gruppo Hsbc, che deve “macinare più redditività per far fronte alle spese legate all’adeguamento e al rispetto delle normative”.

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