Bankitalia, allarme riciclaggio. Nel mirino anche il trading online

Marta Ruggiero

13 Luglio 2015 - 15:53

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Bankitalia: segnalazioni antiriciclaggio in aumento di 7.000 unità, rispetto al 2013. Segnale di forte cambiamento culturale, ma sintomo di criminalità radicata sul territorio. Anche il trading online è sotto controllo.

Bankitalia, allarme riciclaggio. Nel mirino anche il trading online

Criminalità organizzata, corruzione ed evasione fiscale. Attorno a questi tre fattori si registra un aumento delle minacce di riciclaggio in Italia. Questo è quanto si evince dal rapporto annuale Uif di Bankitalia. Nel 2014, infatti, le segnalazioni di operazioni sospette sono state 71.700, quasi 7.000 in più rispetto all’anno precedente. Infatti, si registra un aumento sei volte superiore, dal 2007 ad oggi.
Lo scorso anno i controlli sono stati più serrati, e nel mirino è finito anche il trading online.

Riciclaggio: alto rischio corruzione nella PA
Mostra ancora poca sensibilità all’antiriciclaggio la Pubblica Amministrazione, particolarmente soggetta a fenomeni di corruzione nei settori dei finanziamenti e degli appalti pubblici, nonostante da tempo ci sia l’obbligo di segnalazione da parte dei funzionari che operano nel settore.

L’aumento delle segnalazioni, però, denota un importante cambio di rotta, una trasformazione a livello culturale e civico nel controllo dell’attività economica nazionale. Il primo passo per la lotta al riciclaggio.

Anche il trading online nel mirino dell’antiricliclaggio
Non è stata solo l’intermediazione bancaria sotto il mirino del rapporto di Bankitalia nel 2014.
Anche il private banking, il trading online, il risparmio gestito, l’operato degli istituti di pagamento sono stati monitorati con attenzione.
Inoltre, per la prima volta, quest’anno Bankitalia ha effettuato accertamenti mirati al controllo di esercenti, attività di custodia e trasporto di valori, operatori di gioco e società di revisione.

Norme antiriciclaggio: importanti novità
La normativa in materia di antiriciclaggio ha subito significative innovazioni, ed è stato inserito il reato di autoriciclaggio.
Durante il semestre di presidenza italiana dell’Unione Europea, inoltre, è stato definito il testo della quarta direttiva antiriciclaggio, adottata poi a maggio.
L’introduzione del reato di autoriciclaggio rappresenta il raggiungimento di un compromesso tra le diverse parti che hanno preso parte all’animato dibattito giuridico. Tuttavia ci sono ancora delle debolezze interpretative che verranno rafforzate con l’esperienza e l’applicazione della norma.

Lotta al riciclaggio: le segnalazioni sono fondamentali
Le norme, però, senza un’attività di prevenzione e segnalazione da parte della società civile, non saranno mai sufficienti ed efficaci.
Lo strumento delle segnalazioni, secondo quanto è emerso dal rapporto di Bankitalia, è fondamentale e permette al cittadino di diventare parte attiva nella lotta al riciclaggio.
Fondamentali sono anche le tempistiche: nettamente migliorati, infatti, sono i tempi di invio delle segnalazioni; il 55% di esse è arrivato entro 30 giorni dall’operazione, più del 70% entro 60 giorni.

Riciclaggio: finanziamento del terrorismo
Un aspetto altrettanto importante e pericoloso, da tenere nella giusta considerazione, è la presenza di fondi destinati al finanziamento del terrorismo dietro alle attività di finta carità.
Il finanziamento del terrorismo, secondo quanto emerso dal rapporto di Bankitalia, ha:

Caratteristiche peculiari che incidono sulla sua individuabilità: le somme necessarie per le esigenze organizzative e operative non sono in genere di ammontare elevato; i fondi hanno tipicamente una provenienza lecita e il loro utilizzo per finalità illecite viene dissimulato attraverso attività imprenditoriali o caritatevoli di facciata; il trasferimento delle risorse avviene attraverso circuiti diversificati di tipo sia formale sia informale.

Gli attentati e le guerre che, a partire dal 2014, hanno coinvolto diverse aree del Medio-Oriente, dell’Africa e del nostro continente:

Hanno radicalmente mutato lo scenario di riferimento della minaccia proveniente dal terrorismo internazionale. Siamo di fronte a un fenomeno nuovo in cui organizzazioni terroristiche controllano territori e ne sfruttano le risorse finanziarie, naturali, artistico-archeologiche, umane; i gruppi terroristici locali hanno stretti collegamenti, sul piano ideologico, operativo e finanziario, con le organizzazioni madri ma emerge anche un sistema molecolare, in cui i componenti hanno autonomia e capacità di auto-attivazione.

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