D’ora in avanti, possedere e utilizzare una banconota di taglio grosso, ovvero compresa tra le 200 e le 500 euro, potrebbe essere pericoloso. Infatti, se si effettua un pagamento o un deposito superiore ai 2.500 euro, si diventa un soggetto sospetto e si potrà essere segnalati all’Agenzia delle Entrate. Inoltre, se il soggetto in questione non darà la giusta motivazione per l’operazione, l’istituto bancario potrà decidere di sospendere tutta l’operazione fino a quando non saranno stati effettuati i giusti controlli.
Le nuove disposizioni anti-riciclaggio
Lo ha deciso la Banca d’Italia per le nuove misure antiriciclaggio con provvedimento del 3 Aprile scorso. Ci saranno una serie di situazioni in base a cui le banche dovranno esercitare una “adeguata verifica della clientela”. E la banca precisa, “prima i controlli approfonditi dovevano svolgersi soltanto nei confronti delle persone politicamente esposte residenti all’estero. Ora, invece, nel mirino delle verifiche ci saranno anche i politici nazionali”.
Saranno controllati,
tutti i clienti che rivestono, o hanno rivestito cariche pubbliche, in quanto sono considerati a più alto rischio di riciclaggio, perché maggiormente esposti a potenziali fenomeni di corruzione. Assumono comunque rilievo anche le cariche ricoperte in ambito societario, in associazioni o fondazioni, oltre che precedenti penali e per danno erariale e per responsabilità amministrativa. Occhi puntati sulle attività legate all’erogazione di fondi pubblici, anche comunitari, nel settore degli appalti, in particolare per la sanità e per i rifiuti.
Operazioni sotto controllo
Da qui, quindi anche i clienti che utilizzano regolarmente banconote di grosso taglio (dai 200 ai 500 euro). E ancora si legge nella circolare,
Di fronte a operazioni superiori ai 2500 euro con le super banconote, gli istituti di credito devono effettuare specifici approfondimenti, anche con il cliente, al fine di verificare che le ragioni alla base di tale operatività, alla luce delle considerazioni sopra indicate, consentano di escludere la connessione delle stesse con fenomeni di riciclaggio. In mancanza di ragionevoli motivazioni, i destinatari si astengono dall’effettuazione dell’operazione e/o dalla prosecuzione del rapporto continuativo già in essere e valutano se inviare una segnalazione di operazione sospetta.
Le disposizioni del suddetto provvedimento si applicheranno a decorrere dal 1° gennaio 2014.
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