La crisi finanziaria scoppiata nel 2008 ha portato all’applicazione di 321 miliardi di dollari di sanzioni sulle maggiori banche mondiali. E non è ancora finita.
Sono 321 i miliardi di dollari pagati in sanzioni dalle maggiori banche del mondo a partire dallo scoppio della crisi finanziaria del 2008.
La causa di un importo così alto delle multe applicate agli istituti finanziari ricade su una regolamentazione inadatta, e i motivi delle contestazioni vanno dalla manipolazione di mercato al riciclaggio di denaro e ancora ad un “terrorismo finanziario”, in base ai dati forniti dal Boston Consulting Group a Bloomberg.
L’ammontare delle multe pagate dalle grandi banche sembra destinato ad aumentare nei prossimi anni, con le autorità di regolamentazione in Europa e Asia che vorranno recuperare il terreno perso contro le autorità statunitensi - gli enti che hanno applicato più sanzioni in assoluto nell’arco temporale di 7 anni preso in esame.
Le contestazioni degli enti regolatori, le multe e le sanzioni, insieme alle spese legali e processuali connesse, sono destinate a rimanere il costo da pagare per essere una banca al giorno d’oggi.
Alle banche spetta l’arduo compito di gestire al meglio tali costi.
Banche: l’ardua regolamentazione è destinata a rimanere nonostante Trump
L’era delle sanzioni da record sulle banche e della richiesta crescente di rispettare i requisiti normativi sembra destinata a restare, nonostante l’impegno del presidente Donald Trump nell’alleggerire la regolamentazione implementata a seguito del crollo di Lehman Brothers. Il numero di cambiamenti normativi di cui le banche devono tenere traccia su base giornaliera è triplicato dal 2011, portando ad una media di 200 revisioni al giorno secondo il report segnalato da Bloomberg.
"La regolamentazione deve essere considerata un aumento permanente del livello del mare - non solo una marea che si alza o come l’onda di uno tsunami che poi retrocederà",
scrivono gli autori del report.
"Ci aspettiamo che questo tema rimanga nonostante i recenti sviluppi politici negli Stati Uniti".
Le conseguenze della crisi finanziaria sulle banche
A quasi 10 anni dall’inizio della crisi finanziaria, il settore bancario non ha ancora completamente recuperato dalle perdite subite.
Nonostante le imprese nel settore della finanza abbiano creato un profitto economico di 159 miliardi di euro nel 2015, un quinto dell’incremento annuo totale, questo rimane in rosso di 9 miliardi di euro su base cumulativa tra il 2009 e il 2015, come mostrano i dati.
BCG ha calcolato il profitto economico prendendo i risultati operativi delle banche in esame e incorporando ciascun costo di capitale.
Gli istituti di credito europei non sono riusciti a registrare un utile economico annuale nel periodo di studio, mentre le banche degli Stati Uniti sono state in rosso negli ultimi tre anni. Invece, le banche nell’area Asia-Pacifico, Sud America e Medio Oriente e Africa hanno segnato un profitto ogni anno.
Fonte: Bloomberg
© RIPRODUZIONE RISERVATA