Banca d’Inghilterra: tagliate le previsioni di crescita del Regno Unito

Gino Topini

14/05/2015

Il governatore della BoE Mark Carney fa sapere che sono state tagliate le previsioni di crescita del Regno Unito. La forza della sterlina ha pesato sulla decisione.

Banca d’Inghilterra: tagliate le previsioni di crescita del Regno Unito

La Banca d’Inghilterra taglia ancora le previsioni di crescita economica dei prossimi tre anni e cautamente si avvicina alle previsioni che inizierà ad alzare i tassi di interesse solo tra un anno.

Ora la banca centrale britannica si aspetta una crescita del 2,5 per cento per quest’anno, in calo da una proiezione del 2,9 per cento fatta lo scorso febbraio, avvicinandosi alle aspettative della maggior parte delle altre previsioni economiche.Il paese britannico è stato quello ad aver registrato la più rapida crescita nel 2014 tra le economia avanzate, ma sembra che la ripresa sia rallentata dall’inizio di quest’anno.

La Banca ha fatto sapere che le previsioni di crescita sono state diminuite perché la maggior parte degli investitori si aspettavano che i tassi di interesse potessero aumentare un po’ più velocemente rispetto a quello che ci si attendeva tre mesi fa, la cosa ha fatto salire il valore della sterlina e questo ha indebolito la produttività del paese.

Proprio l’incremento delle prestazioni dell’economia è la più grande sfida che il primo ministro David Cameron vuole vincere dopo aver trionfato alle elezioni della scorsa settimana.

Le previsioni di crescita fatte dalla BoE si basano sul fatto che i tassi di interesse dovrebbero essere alzati dal record minimo dello 0,5 per cento nel secondo trimestre del prossimo anno. Sono oramai più di sei anni che la Banca mantiene invariati i tassi e il primo avvertimento di un possibile rialzo era arrivato oltre 12 mesi fa, poi i prezzi del petrolio sono caduti e hanno portato l’inflazione ad un record minimo pari a zero, cosa che ha fatto slittare tutto “più in là”.

Oltre ad aver abbassato le previsioni di crescita per il 2015, la Banca Centrale britannica ha fatto lo stesso anche con le proiezioni di crescita per il 2016 e per il 2017, portandole rispettivamente al 2,6 e al 2,4 per cento (c’è anche il rischio che le previsioni peggiorino ulteriormente se la crisi in Grecia dovesse intensificarsi).

Taglio anche delle previsioni per i salari, che vedono ora un aumento del 2,5 per cento entro la fine del 2015, in calo rispetto alle precedenti stime che volevano un incremento del 3,5 per cento.

I dati rilasciati ieri hanno messo in evidenza come i salari sono aumentati del 1,9 per cento annuale nel primo trimestre e come, invece, il tasso di disoccupazione sia sceso quasi al minimo da sette anni, al 5,5 per cento.

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