Incrementate le vendite sul titolo di Banca Carige. Mediobanca, Guevoura Fund e Intermonte aumentano la percentuale delle proprie posizioni short. L’ad di Carige aveva previsto un overbooking.
Il destino di Banca Carige è legato dalla riuscita dell’aumento di capitale da 500 milioni di euro, che è partito ufficialmente lo scorso mercoledì 22 novembre. L’amministratore delegato Paolo Fiorentino aveva previsto un overbooking, partendo dal fatto sul 60% dei 500 milioni c’erano già impegni formali. Le posizioni di vendita sono in aumento e non solo dai fondi speculativi come Guevoura, ma anche da Mediobanca e Intermonte.
Banca Carige: incrementate le posizioni short
Di fronte all’aumento di capitale da 500 milioni di euro, gli investitori avevano sostanzialmente due opzioni: vendere le proprie quote o acquistarne di nuove.
Chi avesse voluto vendere il titolo di Banca Carige mercoledì stesso avrebbe ricavato 76€, se invece avesse aspettato giovedì avrebbe ottenuto 42,5€, mentre venerdì il guadagno sarebbe sceso a 38€. Alla fine dell’aumento di capitale il valore si attesterebbe a 11-12€.
In caso contrario, ovvero in caso di adesione all’aumento di capitale, la cifra da sborsare sarebbe stata di 600€. In cambio il possessore del titolo di Banca Carige avrebbe ricevuto 60.000 azioni, che raggiungerebbero un totale di 61.000.
Il rischio della liquidazione della banca porta gli investitori a tentennare sul da farsi. Chi ha le idee chiare è il fondo speculativo Guevoura, che ha aumentato la propria posizione short (vendita) sul titolo di Banca Carige dall’8,72% al 13,63%.
Ad incrementare la posizione short sono anche Mediobanca (3,69%) e Intermonte (3,48%), sintomo che il rischio di fallimento non è poi così lontano.
Chi partecipa all’aumento di capitale?
Il CEO di Banca Carige Paolo Fiorentino aveva previsto un overbooking sull’aumento di capitale dell’istituto bancario. Il titolo in borsa, però, oggi segna -1,89% e porta il valore delle azioni a 0,0104€.
Il suo ragionamento partiva dal presupposto che già il 60% dei 500 milioni di euro dell’aumento di capitale. Infatti il socio di maggioranza Malacalza Investimenti ha acquistato il 17,6% del titolo, mentre il socio di minoranza Gabriele Volpi estenderà la sua quota dal 6% al 9,9%.
All’infuori del cda si registrano le dichiarazioni di Algebris, che è intenzionata ad acquistare il 2% di Banca Carige. Credit Suisse e Deutsche Bank hanno invece assicurato il sostengo con 200 milioni di euro. Barclays rileverà 100 milioni di azioni, qualora queste non venissero vendute.
Indiscrezioni parlavano nelle settimane precedenti di un interessamento anche da parte di Generali, Intesa e UnipolSai, che sarebbero disponibili a convertire bond in azioni di Banca Carige.
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