"Il Ministero dell’Economia e delle Finanze, coerentemente con quanto disposto nei precedenti comunicati e come previsto dal decreto di emissione annuncia di volersi avvalere della facoltà di chiusura anticipata dell’emissione del BTP Italia indicizzato all’inflazione". Oggi quindi è l’ultimo giorno utile per l’acquisto di BTP Italia. La raccolta boom di ieri, primo giorno di emissione, comporta la chiusura anticipata prevista per oggi pomeriggio alle 17.30. Quindi per l’intera giornata di oggi, rassicura il MEF, sarà ancora possibile acquistare BTP Italia e saranno soddisfatte tutte le proposte irrevocabili di acquisto immesse sul MOT fino alle 17.30. Come previsto si è registrato un grande interesse nei confronti della quarta tranche di BTP Italia che nel primo giorno ha sfiorato i 9 miliardi.
Chiusura anticipata
Il boom registrato ieri dal BTP Italia sarebbe legato anche alla possibile chiusura anticipata, già annunciata dal MEF al momento della comunicazione dell’emissione. Molti investitori quindi anche istituzionali, per paura di non riuscire ad acquistare in tempo BTP Italia hanno deciso di anticipare i tempi di sottoscrizione.
Nell’ottobre scorso infatti le richieste sono salite fino a quota 18 miliardi di euro, e il Tesoro vuole evitare di raggiungere una tale cifra anche per questa quarta emissione. Ufficialmente il Tesoro non ha fissato una cifra massima per questa emissione di BTP Italia, ma secondo fonti attendibili l’obiettivo è quello di evitare il superamento dei 10 miliardi.
BTP Italia 2013
Il BTP Italia presenta le caratteristiche delle emissione precedenti. Si tratta di un titolo di stato indicizzato all’inflazione italiana e prevede un premio fedeltà del 4 per mille per le persone fisiche che lo terranno fino alla sua naturale scadenza nel 2017. Il MEF ha fissato il rendimento minimo garantito al 2.25%. Il taglio minimo è di 1.000 euro e gli acquisti devono essere fatti in multipli di tale cifra; è quindi un investimento indirizzato anche ai piccoli risparmiatori, che prevedono di tenerlo fino al 2017, incassando così anche il premio fedeltà. Nonostante i titoli di stato siano da sempre considerati un investimento sicuro anche per i piccoli risparmiatori è necessario comunque tenere presente quel che è emerso nei giorni scorsi riguardo ad un possibile decurtamento di capitale. Infatti secondo un decreto del MEF, i titoli di stato emessi nel 2013 con durata superiore ad un anno possono essere modificati tramite un accordo tra lo Stato italiano e una certa percentuale di investitori che ne ricontrattano interessi e scadenze. Per avere maggiori informazioni leggi: ecco perchè dal 2013 i Btp sono meno sicuri.
© RIPRODUZIONE RISERVATA