BCE: coinvolgimento settore privato. Rischio stabilità Euro

Nadia Fusar Poli

13 Ottobre 2011 - 14:43

BCE: coinvolgimento settore privato. Rischio stabilità Euro

BCE. Il coinvolgimento del settore privato per aiutare i paesi a ritrovare la sostenibilità fiscale può ostacolare la reputazione dell’euro come valuta, aggiungendo volatilità nei mercati dei cambi, sottolinea la Banca centrale europea nel suo Bollettino mensile rilasciato Giovedi.
Il coinvolgimento del settore privato per aiutare la Grecia, soffocata dai debiti, è stato oggetto di acceso dibattito tra i responsabili politici. La stretta integrazione della zona euro, accresce l’impatto economico negativo di una partecipazione del settore privato nella risoluzione delle crisi del debito sovrano, ha affermato la BCE.
"L’applicazione del PSI (Private Sector Involvement) a un paese membro può mettere a rischio la stabilità finanziaria dell’area della moneta nel suo complesso".
Le misure del PSI possono includere una ristrutturazione, una riprogrammazione e del debito. E ’generalmente di natura volontaria ed è il risultato di una collaborazione tra debitori e creditori.
Nel caso della Grecia, le possibili misure di coinvolgimento privato, hanno incluso l’estensione della scadenzadei suoi debiti e possibili svalutazioni, che sarebbe involontario nella pratica.
Come effetto negativo diretto, il PSI eserciterebbe "sicuramente pressioni significative sulla solvibilità delle banche e delle altre istituzioni finanziarie private del Paese interessato, ma dall’altro rischia anche di produrre un impatto sui bilanci delle banche negli altri Paesi dell’Eurozona esposte allo Stato interessato" . Il denaro dei contribuenti potrebbe essere necessario per ricapitalizzare le banche se queste fossere costrette subire perdite (svalutazioni) sulle loro partecipazioni greche, pesando sulla sostenibilità delle finanze pubbliche nella zona euro, ha detto la BCE senza far riferimento ad alcun paese. Inoltre, l’applicazione del PSI per risolvere i problemi fiscali di un paese potrebbe portare ad un aumento dell’avversione al rischio sui mercati finanziari a livello europeo. Il contagio derivante dalla perdita di fiducia potrebbe rappresentare un rischio per la capacità delle banche di altri paesi di accedere ai mercati finanziari, anche se i loro fondamentali economici rimangono invariati, ha aggiunto la BCE.
Gli investitori internazionali pubblici e privati potrebbero farsi estremamente prudenti e guardarsi bene dall’investire parte della loro ricchezza in assets in una valuta di paesi sovrani che potrebbero non onorare i loro obblighi. Qualora il coinvolgimento dei privati "in un Paese membro porti a un improvviso aumento dell’avversione al rischio tra gli operatori nei mercati finanziari, l’accesso di altri Paesi membri al mercato potrebbe risultarne ostacolato". La Bce è fortemente contraria a ricorrere a qualsiasi soluzione che non sia pienamente condotta su base volontaria e ha inoltre sollecitato a evitare qualunque evento creditizio, nonché le insolvenze selettive.

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