Unicredit va in rosso: quali dubbi sulla banca?

Violetta Silvestri

21 Maggio 2021 - 15:26

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Dopo la notizia della multa UE, sulle azioni Unicredit pesa la decisione di non pagare la cedola sui Cashes. Investitori sorpresi: cosa è successo e quali dubbi sulla solidità dell’istitituto?

Unicredit va in rosso: quali dubbi sulla banca?

Azioni Unicredit in rosso negli scambi della giornata: sebbene in recupero rispetto alla mattina, a Piazza Affari il titolo resta in territorio negativo prima della chiusura.

Sono giorni importanti per la banca: ieri è arrivata la notizia ufficiale della multa Antitrust UE per un cartello sulle obbligazioni risalente alla crisi finanziaria del 2007.

Oggi, sull’istituto ora guidato da Orcel sta pesando la decisione - inattesa - di non pagare la cedola sui Cashes.

Che succede a Unicredit?

Sorpresa Unicredit: niente cedola sui Clashes

Alle ore 15.00, le azioni Unicredit perdono lo 0,74%. La giornata è stata tutta contrassegata dal rosso in Borsa.

L’istituto ha sorpreso gli investitori con la decisione di saltare il pagamento di una cedola su $ 3,6 miliardi di obbligazioni ibride in scadenza a fine mese, erodendo la fiducia nella banca italiana dopo che aveva precedentemente indicato di voler onorare l’impegno.

Unicredit non pagherà circa 30 milioni di euro sulla cedola trimestrale in scadenza il 25 maggio perché ha registrato una perdita netta lo scorso anno e le condizioni per erogare i pagamenti non si sono avverate.

Nello specifico, si parla di Cashes, abbreviazione di Convertible And Subordinated Hybrid Equity-Linked Securities, strumenti che possono essere convertiti in azioni.

Ogni quattro anni è previsto il pagamento della cedola, uguale al tasso Euribor a tre mesi maggiorato di uno spread pari a 450 punti base. Il rendimento odierno, quindi, è circa il 3,95%.

Secondo i termini sottoscritti da Unicredit l’anno scorso, le cedole potevano essere pagate anche se non si fosse realizzato un profitto o la distribuzione di un dividendo.

Dubbi e certezze sulla banca

La decisione non è rimasta inosservata e ora rischia anche di danneggiare la fiducia nelle obbligazioni Additional Tier 1 di UniCredit, strumenti che gli istituti di credito emettono per aumentare le riserve di capitale.

Jerome Legras, un socio dirigente e capo della ricerca presso Axiom Alternative Investments, ha espresso tutta la sua sorpresa:

“Il fatto che non stiano pagando è folle. Perché dovremmo fidarci di loro sulle obbligazioni AT1?”

Da Citigroup, invece, è arrivata una nota più ottimista:

“Sebbene questa possa essere una sorpresa negativa per il detentore dell’obbligazione Cashes, ciò non dovrebbe influire sulla capacità della banca di pagare dividendi sull’utile del 2021 né sul riacquisto annunciato”

UniCredit prevede di distribuire 447 milioni di euro in un mix di dividendi in contanti e riacquisto di azioni proprie sugli utili del 2020 per rispettare i limiti della Banca Centrale Europea sui rendimenti del capitale.

Una volta revocato il divieto, UniCredit prevede un ulteriore riacquisto di 652 milioni di euro.

La banca, all’inizio di questo mese, si è unita agli altri istituti europei nel pubblicare risultati del primo trimestre più forti del previsto, in mezzo a un aumento degli scambi e a minori accantonamenti per crediti inesigibili.

Le azioni Unicredit mantengono il calo: -0,80% alle ore 15.22.

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