Azioni Poste Italiane: possibile ribasso nella prossima settimana?

Livio Spadaro

8 Gennaio 2016 - 16:21

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Buona tenuta delle azioni di Poste Italiane nonostante le turbolenze dei mercati. L’analisi tecnica però suggerisce una lieve fase di ribasso per la prossima settimana.

Azioni Poste Italiane: possibile ribasso nella prossima settimana?

Il titolo di Poste italiane è riuscito a mantenersi al di sopra di quota 7€ nonostante le forti turbolenze dei mercati di questi giorni. Recentemente l’Antitrust ha imposto alla società postale di vendere le sim di altri operatori telefonici all’interno degli uffici postali, costringendo Poste ad abbandonare il vantaggio competitivo sulla vendita di schede telefoniche di PosteMobile.

Il Garante per la concorrenza ha inoltre inflitto una multa a Poste di poco superiore ai €500.000 a causa della poca trasparenza pubblicitaria sul Libretto Smart per la raccolta del risparmio postale. Dall’analisi grafica ci si potrebbe aspettare un nuovo test del supporto a 6,95€ nei prossimi giorni.

Poste Italiane: da Antitrust multa e apertura alle vendite di sim di altri operatori

Le azioni di Poste italiane sono risucite a mantenersi al di sopra del livello di prezzo di 7€ nonostante le forti turbolenze dei mercati registrate dall’apertura degli scambi del 2016. Recentemente l’Antitrust ha inflitto una multa alla società postale italiana a causa della poca trasparenza pubblicitaria del libretto Smart che, secondo il Garante della concorrenza, avrebbe tratto in inganno i consumatori.

Da qui è arrivata la sanzione da 540.000 poichè Poste avrebbe sorvolato sull’effettivo conferimento della remunerazione dell’1,5% sul risparmio postale.

Inoltre, l’Antitrust ha “invitato” Poste Italiane a vendere le schede telefoniche degli altri operatori telefonici all’interno degli uffici postali. Questa mossa lascia cadere il vantaggio competitivo di Poste all’interno del settore delle telecomunicazioni. Attraverso l’enorme rete distributiva della società di servizi postali, era possibile infatti acquistare solo sim o ricariche di PosteMobile.

Nonostante ciò non pesi particolarmente sugli utili di Poste Italiane, il titolo azionario potrebbe iniziare una fase di ribasso vista la situazione tecnica del grafico e l’andamento incerto dei mercati.

Nei prossimi giorni si potrebbe registrare una nuova ondata di volatilità sui mercati vista la pubblicazione dei dati sull’inflazione cinese di domani (che, se positiva, potrebbe portare un po più di calma tra gli investitori) e l’avvicinarsi del meeting BCE della settimana prossima dal quale potrebbero uscire nuove indicazioni sulla politica monetaria dell’istituto centrale europeo.

Azioni Poste Italiane: analisi tecnica di breve periodo

Se invece si guarda al grafico del titolo di Poste Italiane, si può notare come per ora la trendline rialzista di breve periodo sembra tenere, così come il supporto evidenziato in colore giallo a quota 6,95-6,96€.

Tuttavia, sembra che ultimamente con l’aumentare dei volumi degli scambi la tendenza del prezzo sia ribassista. Altro fatto incline alla negatività è lo spike registrato nella seduta del 7 Gennaio evidenziato con il cerchio bianco.

Anche gli indicatori tecnici lasciano suggerire una fase ribassista: l’RSI si trova sul valore neutro di 50 con tendenza leggermente a ribasso. Il MFI indica invece una lunga fase di ipercomprato che a breve potrebbe essere scaricata e di conseguenza potremmo assistere ad un ribasso del titolo di Poste.

L’indicatore ADX segnala una fase di ribasso anche se con una forza consistente. Quello che ci si potrebbe aspettare da tale configurazione grafica è un ribasso nei prossimi giorni anche se non particolarmente forte.

Sembra abbastanza probabile un nuovo test sui massimi del giorno di IPO a quota 6,95€. Solo la rottura di tale livello comporterebbe una fase di ribasso più consistente che potrebbe portare il titolo di Poste a ritestare il secondo supporto visto a 6,715€.

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