Diesel-gate: il gruppo PSA Peugeot Citroen non vuole problemi, ecco i nuovi test a tutela dei consumatori. Fatturato trimestrale positivo, il titolo regge all’ondata di vendite sui listini.
Il gruppo PSA Peugeot Citroen non vuole problemi per i suoi motori diesel: lo scandalo del diesel-gate che tanto costa alla ex leader mondiale Volkswagen ha posto prima di tutto un problema di fiducia per i consumatori oltre che per gli investitori e l’azienda francese non ne vuole essere coinvolta.
Con test anti-inquinamento innovativi, Peugeot-Citroen apre la strada per nuove tipologie di controlli al fine di aumentarne la trasparenza e l’efficacia, per tutelare clienti e potenziali tali: oggi la seconda industria automobilistica d’Europa vende al 60% veicoli diesel e difende così la sua produzione, cogliendo l’occasione della pubblicazione di dati trimestrali positivi per riconquistare la fiducia degli automobilisti.
PSA Peugeot Citroen: cosa prevedono i nuovi test?
I nuovi test a cui volontariamente si è prestata Peugeot-Citroen prevedono controlli effettuati non in officina, ma in condizioni d’uso reale. L’azienda ha dato comunicazione della sua disponibilità a pubblicare i dati dei suoi test sulle emissioni inquinanti, affermando che i suoi veicoli sarebbero conformi ad ogni normativa e “non sono mai stati equipaggiati con alcun tipo di dispositivo che riconosca la fase di test o che inneschi i trattamenti dei gas di scarico”. A questo aggiunge che sono state scrupolosamente controllate le emissioni di 4300 automobili prese a campione tra quelle prodotte nel 2014 per assicurare il rispetto dei parametri.
Fatturato trimestrale in aumento per PSA Peugeot Citroen
Il gruppo PSA Peugeot Citroen prende così le distanze dallo scandalo del diesel-gate che ha coinvolto i marchi appartenenti a Volkswagen e lo fa proprio mentre gli occhi sono puntati alla pubblicazione dei suoi dati circa il fatturato trimestrale. Questo è salito a 12,4 miliardi di euro, con un aumento del 3,2% nel corso degli ultimi tre mesi, un ottimo risultato che permette alle azioni dell’azienda di sostenere il peso delle vendite che oggi indeboliscono i listini azionari europei e di guadagnare un timido 0,1%.
Le vendite del gruppo sono aumentate del 6% in Europa, ma peggiorate in Sud America e in Cina, così a livello globale hanno segnato un -4,3%: nonostante tutto, i ricavi totali sono aumentati e il titolo in borsa si difende.
Azioni PSA Peugeot Citroen: con successo fuori dal diesel-gate
Le azioni PSA Peugeot Citroen provengono da un ottimo trend positivo che ne ha fatto salire il valore tra settembre e ottobre di oltre il 40%, dal minimo di 11.70 € ad azione dopo lo scoppio dello scandalo Volkswagen fino ai 16.50 € ad azione.
Nello scorso venerdì è stato violato così il livello di 16.10, questo è ancora il tetto da rompere prima che il titolo possa raggiungere, in caso di continuazione del suo trend, i target di 17.25, 18.25 e 19.00. Un momentaneo ripiegamento porterebbe il prezzo a testare i supporti di 15.80 e 14.40 prima di poter avanzare ipotesi di inversione.
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