Ecco come preparasi al rally di fine anno sui mercati azionari. Gli ultimi ribassi, specialmente sullo S&P, fanno parte di una semplice correzione del mercato rialzista.
Abbiamo assistito ad un sell-off sui mercati azionari questa settimana, prima del giorno del ringraziamento negli Stati Uniti, e sia lo S&P 500 sia il DAX sono stati sotto pressione.
I prezzi delle materie prime e del petrolio sono scesi ancora sulla scia della debolezza dei dati in Cina e delle giacenze di greggio.
L’indice statunitense è sceso sotto quota 2.064, la media mobile a 200 giorni. Ma questo sell-off era qualcosa di dovuto. Durante il mese di ottobre, abbiamo assistito ad un movimento lontano dai minimi del 24 agosto e del 28 settembre. In estate è stato forte il sell-off sui bond ad alto rendimento.
La crisi in Grecia nel mese di luglio, la svalutazione dello yuan e lo scandalo Volkswagen hanno rialzato la volatilità sui mercati azionari, oltre a far aumentare i rendimenti e gli spread sulla curva di riferimento.
Ma ora, dall’inizio di ottobre, abbiamo visto una contrazione degli spread delle obbligazioni societarie e un ritorno di liquidità sul mercato, con molte nuove emissioni sul mercato primario, in particolare nel settore industriale dell’Eurozona. Questo è un buon segnale di ottimismo secondo la mia opinione.
In molti pensano che il mercato da andando dal piegarsi a rompersi,
Io non la penso così. Fino ad ora, abbiamo avuto solo un pullback controllato, e non un’inversione del mercato rialzista a lungo termine.
Ma la domanda è: diventerà più profonda? Elimina le speranze di toccare nuovi massimi sullo S&P prima della fine dell’anno?
Ritengo che la risposta sia NO.
Abbiamo appena ritracciato circa un terzo del movimento (dai minimi di settembre), il che è stato ritenuto un movimento sano. E questo dà la speranza agli investitori che questa sia solo una correzione del mercato toro a breve termine. I tori non perderanno la loro fiducia.
L’unico grande problema è rappresentato dal petrolio e dalle materie prime. State lontani da questi asset.
Il West Texas Intermediate (WTI) è sceso del 2,6 per cento giovedì a quota 41,80$ al barile, ed è sceso di oltre il 7,5 per cento durante la scorsa settimana. Il petrolio è diventato un vento contrario. Potrebbe diventare molto scomodo dovesse rompere quota 40$, il che potrebbe succedere sulla scia dei dati negativi provenienti dalla Cina e dal conto delle giacenze di greggio.
Anche il rame è in discesa a nuovi minimi, e non è semplice capire fin dove potrà arrivare.
L’indice VIX, che ha superato quota 17 giovedì, ha rimbalzato da un test del livello del 28 ottobre a 12. Ma in realtà non è andato al di sopra di 20. Storicamente, il VIX a quota 12 è associato a dei con picchi sullo S P 500 negli ultimi due anni.
Indice VIX 2011-2015
Il livello successivo da monitora sullo S&P è 2.021, il massimo intermedio tra i due minimi segnati il 24 agosto e il 29 settembre. Questo livello sarà un luogo in cui sarà logico avere uno stallo dal recente pullback recente, e potrebbe essere una forte opportunità di acquisto. Diciamo che ipoteticamente l’indice scenda fino al 2.021: non preoccupatevi.
Questi livelli sono i più evidenti sui grafici. Penso che ciò che gli investitori dovrebbero fare è misurare la temperatura del mercato una volta colpiti quei livelli e iniziare a comprare. La liquidità, per ora, è la migliore risorsa di un portafoglio bilanciato. Ma siate pronti ad acquistare, fino alla fine di questo pullback di breve termine. Il "semaforo verde" per l’acquisto di azioni sarà il giorno in cui l’indice VIX scenderà sotto quota 16.
Si tratta di una correzione normale e sana, una correzione del mercato rialzista secondo la mia opinione. Dopo di che, il mercato potrebbe starsi preparando per un rally natalizio di fine anno.
Correlazione tra SP500 e DAX 30
Qualunque sia pullback che vedremo, sto cercando un’opportunità di acquisto. Kellogg’s, Visa, Henkel, Siemens, Basf, Bayer, Banca Intesa saranno le mie scelte migliori.
La Fed non dovrebbe essere un problema per il mercato se rialza i i tassi il 16 dicembre, perché l’economia sembra abbastanza forte per gestire la questione. Allo stesso tempo, la BCE annuncerà il secondo round di QE nel mese di dicembre, il che sarà un altro momento positivo, soprattutto per i mercati azionari europei.
Entro la fine dell’anno, si potrebbe pareggiare o superare i massimi del 2015 sull’indice S P 500. Stagionalmente, il mese più forte dell’anno è dicembre.
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