Avvocati: proposta di legge per abolire l’esercizio “effettivo” e modificare l’esame di abilitazione

Isabella Policarpio

09/04/2019

09/04/2019 - 19:59

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La Commissione Giustizia della Camera sta valutando una proposta di legge che modifica radicalmente l’ordinamento dell’ordine professionale forense. I dettagli.

Avvocati:  proposta di legge per abolire l’esercizio “effettivo”  e modificare l’esame di abilitazione

Arriva alle Camere una proposta di legge che prevede l’abolizione del requisito dell’esercizio effettivo, continuato, abituale e prevalente della professione per l’iscrizione nell’albo degli avvocati, dell’ammissione al patrocinio davanti alle giurisdizioni superiori e di modificare l’esame per l’abilitazione all’esercizio della professione.

La proposta è stata presentata dalla deputata Enza Bruno Bossio il 4 ottobre del 2018 ed in data 2 aprile 2019 è stata assegnata all’esame delle II Commissione Giustizia in sede Referente. Ora si attende il parere delle Commissioni sugli Affari costituzionali, Bilancio e Tesoro e Politiche Ue.

Se fosse approvata, la proposta di legge andrebbe a modificare la disciplina sull’ordinamento della professione forense stabilita con la legge 247 del 31 dicembre 2012. Andiamo a vedere tutti i dettagli della proposta.

Avvocati: cosa prevede la proposta di legge che modifica l’ordinamento professionale forense

La deputata Enza Bruno Bossio, in data 4 ottobre 2018, ha presentato alla Camera una proposta che mira a modificare alcuni punti fondamentali della legge n. 247 del 31/12/2012 in tema di disciplina della professione forense. Infatti, questa legge viene tacciata di incostituzionalità in alcuni suoi punti, soprattutto perché eccessivamente imitativa della libertà degli avvocati.

In particolare, ad essere contestato è l’articolo 21 della sopra citata legge, che per la permanenza nell’albo ha introdotto il requisito dell’esercizio effettivo, continuativo, abituale e prevalente della professione.

Altro punto contestato è l’articolo 22, infatti nella proposta di legge si prevede l’abolizione dell’iscrizione ad un albo speciale per il patrocinio presso le giurisdizioni superiori, possibile solo per chi è iscritto all’albo da almeno 8 anni.

Segue la proposta di abolire l’articolo 41 che, secondo la Bossio, costituisce una grave limitazione per i giovani praticanti iscritti al relativo registro, poiché stabilisce l’obbligo di esercitare la professione solo in sostituzione del titolare dello studio dove svolge il periodo di tirocinio.

Ma il punto più importante della proposta di legge è forse quello che vuole modificare l’articolo 46 della legge 246/2012: è necessario revisionare le modalità di svolgimento delle prove scritte dell’esame di abilitazione alla professione forense che, al momento, si svolgono solo con l’ausilio dei testi di legge e senza le citazioni giurisprudenziali, cosa che rende l’esame particolarmente gravoso data l’impossibilità di memorizzare tutti i richiami giurisprudenziali necessari a superare le prove.

Di seguito il testo della proposta di legge presentato alla Camera dei Deputati.

Enza Bruno Bossio, proposta di legge n. 123, Camera dei Deputati
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