Australia: AUD vola ai massimi a 4 mesi sul dollaro sopra 0,92

Il governatore della Reserve Bank of Australia, Glenn Stevens, non sembra essere affatto preoccupato per gli attuali valori espressi dal dollaro australiano sul mercato forex. Il numero uno della RBA ha fatto intendere che il cospicuo ribasso avvenuto lo scorso anno ha riportato la divisa oceanica su valori più consoni, anche se ancora elevati rispetto al fair value di lungo periodo.

Diverse banche d’affari, tra cui Société Générale e Goldman Sachs, hanno sottolineato a più riprese che il dollaro australiano è sopravvalutato ai valori correnti. Tuttavia, il crollo dello scorso anno ha spinto gli speculatori short a chiudere le posizioni su target tecnici significativi di medio periodo, mentre molti investitori si sono riposizionati al rialzo da quando, meno di due mesi fa, la RBA ha annunciato di aver chiuso il ciclo di tagli ai tassi di interesse.

Oggi il dollaro australiano è tra le valute più toniche sul forex, anche più del dollaro neozelandese interessato di recente dall’aumento dei tassi di interesse al 2,75%, un quarto di punto in più rispetto al costo del denaro fissato attualmente dalla RBA. Il tasso di cambio AUD/USD è salito questa mattina fino a 0,9235, ai massimi da fine novembre scorso. Negli ultimi due mesi l’Aussie ha guadagnato il 6,2%. Il minimo dell’anno risale al 24 gennaio scorso, quando la quotazione scese a 0,8660.

Da un punto di vista tecnico l’Aussie appare ben posizionato per tentare nuovi importanti allunghi. Il prossimo ostacolo tecnico è posto sulla fondamentale area di resistenza di 0,9280, un’area del prezzo che dovrebbe essere raggiunta in tempi brevi considerando anche che il cambio si sta mettendo alle spalle anche i livelli corrispondenti al 50% del ritracciamento di Fibonacci della gamba ribassista iniziata il 23 ottobre scorso a 0,9757 e terminata il 24 gennaio a 0,8660. La sensazione è che l’Aussie riuscirà a salire fino a 0,9450 – 0,9540 nel secondo trimestre dell’anno.