L’Australia festeggia ben 25 anni di sola crescita. L’ultima recessione nel 1991. Ecco come ha fatto a crescere con numeri da record.
L’economia australiana festeggia 25 anni senza recessione. I dati di questa notte hanno mostrato una crescita trimestrale del 2.9% nel secondo trimestre del 2016.
Il ministro australiano dell’economia Scott Morrison ha enfatizzato il risultato descrivendolo come un "omaggio ad ogni australiano che è uscito, è andato a lavorare, ha trovato un posto di lavoro, che gestisce o ha iniziato un business".
Ma i dati di mercoledì hanno mostrato che la crescita su base trimestrale dello 0,5%, contro l’1.0% del trimestre precedente.
"La crescita nel secondo trimestre è stata trainata dalla domanda interna, che è salita dello 0,6%, sostenuta dalla crescita continua a livello domestico e della spesa pubblica",
riferisce in un comunicato l’istituto di statistica australiano, l’ABS.
Nel corso di una conferenza stampa a Canberra, Morrison ha specificato che la spesa pubblica è aumentata per lo più con l’inserimento dei farmaci contro l’epatite C all’interno della lista delle prestazioni farmaceutiche e da $180 milioni spesi per l’acquisto di elicotteri Chinook.
I consumi delle famiglie sono cresciuti dello 0,2% nel secondo trimestre.
Morrison si è detto particolarmente preoccupato per la debolezza dei consumi delle famiglie, descrivendo il dato "ben al di sotto di quanto abbiamo visto negli ultimi trimestri".
“Dobbiamo essere molto attenti alla sensibilità dell’economia di fronte alle circostanze che esistono a livello globale".
Gli economisti hanno osservato che i 100 trimestri consecutivi di crescita in Australia dall’ultima recessione conclusasi nel 1991 si stanno avvicinando al record dei Paesi Bassi, con una crescita consecutiva per 103 trimestri.
Nel corso del prossimo anno l’Australia dovrebbe riuscire a prendere la medaglia d’oro per la l’espansione economica più lunga mai registrata in un’economia sviluppata.
Inoltre, conn una crescita su base annua del 3,3% nel secondo trimestre, l’economia stava crescendo velocemente tanto quanto non faceva negli ultimi quattro anni.
Australia: perché l’economia cresce (e le sue vulnerabilità)
Ma da dove deriva tutta questa solidità della crescita in Australia?
Negli ultimi 25 anni la spesa dei consumatori ha svolto un ruolo fondamentale, molto spesso rivelandosi la componente che più ha contribuito alle variazioni trimestrali del PIL.
Ma gli australiani sono anche virtuosi: tutti i soldi spesi vanno sempre meno in alcol e sigarette e sempre più in attività culturali e ricreative.
Sostiene la crescita australiana anche il settore immobiliare, che offusca la discesa del settore mining sulla scia del crollo del prezzo delle materie prime.
L’inflazione è all’1%. I tassi di interesse all’1,5% dopo il taglio di agosto. Il tasso di disoccupazione si attesta al 5,7%. Il boom del settore minerario è in via di esaurimento, ma è stato sostituito da un boom nella costruzione di abitazioni. In altre parole, l’Australia ha molto di cui festeggiare, soprattutto se paragonata alla stagnazione nell’Eurozona e in Giappone.
L’ABS ha dichiarato che i redditi da lavoro dipendente sono aumentati di un modesto 0,5% nel secondo trimestre, +3,1% su base annua.
Morrison ritiene che l’Australia ha bisogno di un aumento del reddito sulla base di una crescita migliore dell’economia e di un miglioramento della produttività, non solo grazie all’aumento dei salari.
"Vogliamo vedere i redditi delle famiglie salire. Vogliamo vedere i profitti delle aziende salire".
Sì: l’economia australiana ha il suo tallone d’Achille.
Se da una parte l’economia cresce, gli australiani spendono, il settore immobiliare continua a migliorare e molte industrie continuano a crescere, il peggioramento nell’export e il debole aumento dei salari non riescono a trasformare la crescita economia in maggior reddito disponibile.
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