Aumenti iperdiluitivi: dal 15 dicembre entrerà in vigore il modello rolling per eliminare le anomalie di prezzo. Ecco come funziona.
La Consob ha annunciato nuove misure in materia di aumenti di capitale iperdiluitivi. A partire dal prossimo 15 dicembre, infatti, entrerà in vigore il modello rolling, il quale sarà applicato esclusivamente agli aumenti di capitale iperdiluitivi allo scopo di “evitare le eventuali anomalie di prezzo che hanno caratterizzato precedenti aumenti di capitale”, come è accaduto con le operazioni avviate da Saipem nel gennaio 2016, da Banca MPS nel 2015 e 2014, da Fondiaria-Sai nel 2012, da Seat PG e Tiscali nel 2009.
Gli aumenti di capitale iperdiluitivi consistono nell’emissione di un numero molto elevato di nuove azioni rispetto a quelle già emesse e a un prezzo super-scontato rispetto al prezzo di mercato. L’aumento iperdiluitivo, spiega una nota della Consob, produce in questo modo
“un’elevata volatilità dei prezzi di mercato dei titoli azionari coinvolti, che tipicamente registrano forti oscillazioni al rialzo all’inizio dell’aumento e forti oscillazioni al ribasso alla fine dello stesso, così alterando il regolare meccanismo di formazione dei prezzi e generando effetti distorsivi che possono fuorviare il comportamento degli investitori”.
Aumenti iperdiluitivi: cosa prevedono le nuove misure
Cosa prevedono le nuove misure messe in campo dalla Consob? Il metodo rolling dà la possibilità di ottenere le nuove azioni rivenienti dall’esercizio dei diritti di opzione in ciascun giorno dell’aumento di capitale, a partire dal terzo, e non solo al termine, come prevede il modello attuale. Secondo la Consob, con i nuovi provvedimenti
“si dovrebbe risolvere il problema della scarsa disponibilità dei titoli azionari durante l’aumento di capitale iperdiluitivo, permettendo alle forze di mercato e, in particolare, all’attività degli arbitraggisti, di riequilibrare i corsi azionari, eliminando gli effetti distorsivi”.
Aumenti iperdiluitivi: come funziona il metodo rolling
Per essere definito iperdiluitivo un aumento di capitale deve essere caratterizzato da un coefficiente K pari o inferiore allo 0,3. Il coefficiente K è un indicatore impiegato convenzionalmente per misurare il grado di diluizione dell’aumento di capitale e misura il rapporto tra il prezzo teorico del titolo dopo lo stacco del diritto e quello che precede lo stacco, ovvero il prezzo cum di chiusura dell’ultimo giorno di negoziazione.
Il modello rolling consente dunque di effettuare un arbitraggio tra azioni e diritti di opzione già a partire dal primo giorno di avvio della ricapitalizzazione, secondo questo schema:
- 1. acquisto dei diritti d’opzione sul mercato nel giorno di avvio dell’aumento di capitale (giorno T);
- 2. vendita, lo stesso giorno T, di un numero di azioni pari a quello delle azioni che si riceveranno esercitando i diritti; tali vendite permettono di limitare eventuali rialzi anomali di prezzo che si dovessero verificare sul mercato;
- 3. esercizio, nel terzo giorno (T+2), dei diritti di opzione acquistati il giorno T e ricezione delle nuove azioni nel corso dello stesso giorno T+2;
- 4. utilizzo, a T+2, delle nuove azioni emesse in T+2 per soddisfare gli obblighi di consegna generati dalle vendite di azioni concluse nel giorno T.
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