AstraZeneca, UE pronta alle vie legali per i tagli nelle forniture dei vaccini

Alessandro Cipolla

22/04/2021

20/05/2021 - 12:08

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L’Unione Europea sarebbe pronta ad avviare un’azione legale nei confronti di AstraZeneca per i tagli alle forniture del vaccino anti-Covid: a riferire la notizia è il sito Politico.ue, con lo scopo che sarebbe quello di obbligare l’azienda a rispettare le consegne.

AstraZeneca, UE pronta alle vie legali per i tagli nelle forniture dei vaccini

Tra l’Unione Europea e AstraZeneca presto potrebbe esserci una sorta di battaglia legale. Questo è quanto ha riferito il sito Politico.ue, da sempre molto ben informato su quanto accade a Bruxelles.

Dopo tante voci, l’UE adesso sarebbe sul punto di intraprendere le vie legali nei confronti di AstraZeneca. Casus belli sono i tagli nelle consegne dei vaccini anti-Covid da parte dell’azienda anglo-svedese.

Lo scorso gennaio infatti la casa farmaceutica, in maniera unilaterale, ha annunciato che avrebbe consegnato a Bruxelles il 60% delle dosi in meno rispetto a quanto inizialmente pattuito.

Alla fine l’Italia, durante il primo trimestre, ha così ricevuto in totale 2,47 milioni di dosi del vaccino di AstraZeneca, molte meno delle 8 milioni previste con il taglio che così è stato più corposo rispetto a quello annunciato.

AstraZeneca: Europa pronta alle vie legali

La Commissione Europea dopo aver temporeggiato per settimane, adesso sembrerebbe essere pronta all’azione legale con l’intenzione che sarebbe stata annunciata da Palazzo Berlaymont nel corso della riunione degli ambasciatori.

Da quanto si apprende, la maggior parte dei Paesi membri si sarebbe detta favorevole all’avvio di una azione legale nei confronti di AstraZeneca, che a questo punto potrebbe essere citata in giudizio per il mancato rispetto degli accordi per le forniture del vaccino.

Più che chiedere eventuali danni, l’azienda dovrebbe essere al sicuro a riguardo visti i contratti “soft” siglati da Bruxelles, lo scopo dell’Unione Europea sarebbe quello di obbligare AstraZeneca a rispettare gli accordi presi.

Stando all’Ansa, nell’articolo che ha diffuso la notizia si parlerebbe di “una scadenza per l’assenso dei Paesi” che entro questa settimana dovranno dare il loro parere per l’avvio della procedura.

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