Assunzioni Scuola 2015, il decreto arriverà martedì prossimo sul tavolo del consiglio dei ministri. Ma i soldi sono meno di quanto ci si aspettasse (680 milioni di euro contro il miliardo precedentemente previsto) e ciò rischia di tradursi in una diminuzione dei posti disponibili.
Assunzioni Scuola 2015, un passaggio importante sta per compiersi la settimana prossima, precisamente martedì, quando il decreto in materia arriverà sul tavolo del consiglio dei ministri. Se, in prima battuta, la celeberrima “Buona Scuola” aveva parlato di 150 mila immissioni, il rischio è che questa cifra venga ridimensionata. Il problema, come spesso accade, è puramente economico: il Governo per il 2015 ha stanziato 680 milioni di euro, e non il miliardo precedentemente previsto.
Che cosa conterrà il decreto?
Innanzitutto, però, è bene precisare che il testo del decreto non quantificherà le assunzioni; tuttavia, secondo le prime stime del Ministero dell’Istruzione, con le somme a disposizione sarà comunque possibile stabilizzare circa 120 mila precari. Tra le questioni ancora in sospeso spicca sicuramente quella degli indennizzi per i precari che hanno lavorato per più di 36 mesi: voci accreditate la danno prossima alla cancellazione. In ogni caso, non è previsto che i contratti a tempo determinato abbiano ricadute ai fini dell’anzianità lavorativa e contributiva. Inoltre, è ancora in sospeso la possibilità di convcedere detrazioni fiscali per le rette delle scuole paritarie, per un importo di 4 mila euro a studente. Praticamente definiti, invece, i nuovi scatti stipendiali per gli insegnanti: andranno per il 70 per cento a premiare il merito, e solo il 30 per cento per l’anzianità di servizio.
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