Assegno ordinario di invalidità, il reddito influisce sul diritto?

Lorenzo Rubini

30 Novembre 2021 - 19:25

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Assegno ordinario di invalidità, il reddito influisce sul diritto?

Nella determinazione del diritto all’assegno ordinario di invalidità i requisiti che sono richiesti sono quelli sanitari e quelli contributivi. In mancanza di questi, infatti, la possibilità di beneficiare dell’assegno è preclusa.

Rispondiamo ad un lettore di Money.it che ci scrive:

“Buonasera, volevo chiedere con quale criterio viene calcolato l’assegno ordinario d’invalidità, il reddito influisce, o tengono conto solo dei contributi versati, si perchè mi è stato respinto anche se c’erano tutti i presupposti, con una perizia medico legale dove dice che la riduzione della capacità lavorativa e superiore ai 2 terzi, più certificazioni di varie strutture ospedaliere, ho anche un’invalidità del 70% .
In attesa di una risposta ringrazio anticipatamente.”.

Assegno ordinario invalidità e reddito

Il reddito non influisce sul diritto all’assegno ordinario di invalidità. Può determinarne una riduzione dell’importo (come abbiamo spiegato in questo articolo) ma non il rigetto della domanda.

Nel suo caso, quindi, la domanda non viene accettata per uno dei seguenti motivi: sanitario o contributivo. Per essere riconosciuto l’assegno richiede una riduzione della capacità lavorativa specifica di almeno due terzi, e questo, quindi, significa che la sua patologia deve in qualche richiedere delle capacità che, invece, sono ridotte dalla sua patologia invalidante.

Inoltre la certificazione che attesta la perdita della capacità lavorativa deve essere riconosciuta dall’ufficio medico legale dell’INPS e deve riconoscere che “la capacità di lavoro dell’assicurato, in occupazioni confacenti alle sue attitudini, sia ridotta in modo permanente, a causa di infermità o difetto fisico o mentale, a meno di un terzo”.

Per quanto riguarda il requisito contributivo, la misura richiede che siano stati versati almeno 5 anni di contributi di cui almeno 3 nell’ultimo quinquennio. E’ poi necessario che tali contributi siano stati versati come lavoratore dipendente del settore privato o come autonomo poiché i contributi versati nel pubblico impiego non sono validi al riconoscimento.

Le consiglio, quindi, di controllare per bene questi due requisiti per capire la motivazione che ha spinto l’INPS a rigettare la sua domanda poichè, le confermo, il reddito non influisce sul riconoscimento del diritto.

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