Assegno nucleo familiare Comuni: per le domande c’è tempo fino al prossimo 31 gennaio, ma la riforma dell’Isee ha cambiato le carte in tavola, e c’è confusione per l’assenza di istruzioni operative da parte dell’Inps.
Assegno nucleo familiare Comuni, è iniziato il countdown verso il termine di scadenza delle domande: scatta infatti il prossimo 31 gennaio la data ultima prevista per chi intende presentare richiesta. Il beneficio spettante alle famiglie con almeno tre figli minori, tuttavia, quest’anno cambia volto: la riforma dell’Isee, infatti, gioca un ruolo determinante per l’accesso al sussidio, ma c’è ancora confusione perché mancano ancora sia le istruzioni operative da parte dell’Inps, sia la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale della rivalutazione delle soglie per il 2014.
A chi spetta l’assegno nucleo familiare Comuni?
L’assegno concesso dai Comuni viene erogato dall’Inps con cadenza semestrale (entro il 15 luglio e il 15 gennaio) a quei nuclei familiari con almeno tre figli minori. La richiesta va effettuata presso il Comune di residenza e l’importo è di 141,04 euro su base annua per 13 mensilità, quindi in totale vale 1.833,26 euro.
Nuovo e vecchio Isee
Come già accennato, l’assegno spetta solo ed esclusivamente in presenza di un requisito economico da valutare in base alla disciplina Ise ed Isee, riformata proprio a partire dal 1 gennaio del 2014. In questo modo, per il 2014 l’assegno verrà concesso al nucleo con Isee fino a 8.538,91 euro, che corrisponde a un Ise di 27.751,45 euro e al nucleo con un Ise non superiore a 25.918,19 euro.
Tuttavia, la riforma del riccometro prevista dal dpcm n. 191 del 2013, ha previsto precise norme transitorie per quanto riguarda l’assegno familiare: chi ha presentato domanda durante il 2014 il contributo spetta in base alle vecchie regole Isee, ma solo per un semestre. Per tutti coloro che presenteranno domanda entro il 31 gennaio del 2015, invece, varranno le nuove regole Isee.
Mancano ancora le istruzioni operative
Cambiamenti non di poco conto, e che stanno creando un po’ di confusione negli interessati, soprattutto a causa della persistente assenza di istruzioni operative da parte dell’Inps, nonché della pubblicazione in Gazzetta Ufficiale della rivalutazione delle soglie per l’anno solare 2014.
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