Assegno di invalidità civile 2015: dopo una sentenza della Cassazione in merito, depositata appena ieri, è stato stabilito che il reddito della casa di abitazione non conta. Ma che cos’è questo assegno, come funziona e come si ottiene?
Assegno di invalidità civile 2015: in seguito a una sentenza della Cassazione sulla materia, depositata appena ieri, 9 marzo 2015, ci sono interessanti novità in materia. Infatti, il reddito della casa di abitazione non conta per il riconoscimento dell’assegno, previsto dalla legge 118 del 1971, esattamente come per la pensione di inabilità. La decisione della prima corte sezione penale è la n. 4674 dello scorso 17 dicembre 2014.
Cos’è l’assegno di invalidità civile e a chi spetta?
L’assegno viene riconosciuto agli invalidi civili tra i 18 e i 64 anni che abbiano subito una riduzione della capacità lavorativa pari o superiore al 74 per cento, che non svolgano attività lavorativa. Il sostegno viene erogato dall’Inps e ammonta a 242,84 euro per tredici mensilità. Valgono le stesse regole e condizioni previste per l’assegnazione della pensione di inabilità. Gli aventi diritto sono tenuti ad autocertificare annualmente di non svolgere alcuna attività lavorativa, ma se tale condizione viene meno dovranno comunicarlo in maniera tempestiva all’Inps.
Che cosa cambia con la sentenza della Cassazione
Nello specifico, la Cassazione ha confermato che, ai fini dei requisiti reddituali, si deve escludere dal computo il reddito della casa di abitazione, esattamente come accade per la pensione sociale o quella di inabilità.
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